(in aggiornamento) Unicredit promuove un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm (il grafico in apertura). l’operazione si concluderà entro giugno 2025. Il controvalore complessivo dell’offerta di Unicredit nei confronti di Banco Bpm, sempre in caso di integrale adesione, sarà di 10.086.832.606 euro.

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L’ importo è pari alla valorizzazione ‘monetaria’ del corrispettivo, cioè 6,657 euro per azione di Banco Bpm. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit (nel grafico qui sopra) nell’ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro.

Andrea Orcel, AD di UniCredit, che alle 08.30 in video conferenza presenterà l’operazione, nella foto qui sotto, ha dichiarato: «Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti. L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida».

Andrea Orcel Cariverona

Unicredit, il dettaglio dell’operazione

L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia.

Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. UniCredit ha una solida esperienza in acquisizioni integrate con successo, con le competenze e le conoscenze gestionali necessarie per eseguirle in modo efficiente. 

Il vantaggio di una combinazione è evidente da un punto di vista geografico, in quanto rafforzerebbe la presenza di UniCredit nel suo principale mercato domestico, che rappresenterebbe circa il 50% dell’utile netto combinato del Gruppo. Per i clienti, la combinazione garantirebbe fabbriche prodotto rafforzate, altamente complementari e al servizio di entrambe le entità, canali di distribuzione più efficacemente integrati e un’organizzazione più efficiente a supporto.

UniCredit riconosce che Banco BPM ha conseguito una distintiva e solida performance operativa. Questo primato non solo sarà mantenuto, ma sarà ulteriormente rafforzato in maniera significativa nel Gruppo combinato, supportato da una migliore efficienza, maggiori investimenti, una copertura dei rischi più conservativa e una posizione più forte di capitale. Ciò andrà a beneficio di tutti gli stakeholder: clienti e comunità, dipendenti e azionisti.

Se la combinazione dovesse andare avanti, l’impegno di UniCredit a garantire un livello sostenibile e tra i migliori nel settore di distribuzione a lungo termine agli azionisti e a mantenere un robusto rapporto di capitale di almeno il 13% continuerà. Nello specifico:

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Unicredit, 900 milioni di sinergie e 2 miliardi di costi

UniCredit prevede un accrescimento dell’utile per azione (EPS) per una percentuale high single digit entro due anni dalla conclusione dell’offerta di scambio, incorporando le sinergie di ricavi e di costi a regime; l’offerta soddisfa i rigorosi parametri finanziari di UniCredit per le transazioni inorganiche, con un ritorno sull’investimento aggiustato per il rischio di oltre il 15%, che si compara favorevolmente con l’alternativa di restituire agli azionisti del capitale in eccesso non utilizzato tramite il riacquisto di azioni proprie.

Risultano confermati la politica di distribuzione dei dividendi e il dividendo per azione per il 2024. UniCredit ambisce a mantenere le aspettative relative all’ammontare dei dividendi assoluti e al dividendo per azione nel 2025 e 2026 e rimane impegnata a utilizzare e/o restituire il capitale in eccesso entro il 2027. La sola acquisizione di Banco BPM non influisce sull’ambizione di una distribuzione media annua totale nel 2025 e 2026 maggiore rispetto al 2024.

UniCredit mantiene un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti netti, attorno all’1,5% (dati pro-forma 3trim24) in seguito alle iniziative sulla qualità dell’attivo già previste nel piano di integrazione.

La redditività del Gruppo combinato beneficerà di sinergie di costo al lordo delle imposte stimate in circa 900 milioni di euro all’anno a regime (pari a circa il 14% della base di costo italiana del Gruppo combinato al 2023).

Il Gruppo prevede attualmente oneri di integrazione per circa 2,0 miliardi di euro al lordo delle imposte da sostenere nel corso del primo anno, e rettifiche su crediti aggiuntive per circa 0,8 miliardi di euro al lordo delle imposte, che consentiranno un miglioramento del rapporto di copertura dei crediti deteriorati e delle esposizioni in bonis di Banco BPM.

UniCredit prende atto dell’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A. recentemente annunciata da Banco BPM Vita S.p.A., di concerto con Banco BPM.

L’offerta pubblica di scambio volontaria è autonoma e indipendente dall’investimento effettuato da UniCredit nel capitale sociale di Commerzbank.