Mappatura digitalizzata dei suoli attraverso l’utilizzo di sensori dedicati, campionamenti e droni dotati di camera multispettrale, gestione delle acque con sonde innovative che consentono una distribuzione equilibrata e diversificata: sono i principali strumenti della cosiddetta agricoltura di precisione.
Strumenti avveniristici che trovano già oggi applicazione nell’affrontare una delle principali emergenze del settore primario: la moria dei kiwi. Un fenomeno che ha colpito oltre la metà delle coltivazioni italiane provocando un danno economico diretto stimato in 1,3 miliardi di euro che sale a 5 miliardi se si considera anche tutto l’indotto.
Soluzioni? I principali istituti di ricerca stanno effettuando ricerche ed esperimenti anche in collaborazione con le università. L’obiettivo è individuare le specie più adatte e resistenti attraverso i portainnesti. Oggi si sta cominciando a raccogliere e analizzare le prime risultanze, ma occorrerà ancora diverso tempo per stabilire con esattezza il comportamento dei portainnesti anche in rapporto alle zone produttive.
Confidando anche nell’aiuto delle più moderne tecnologie.
Su tutti questi argomenti alcuni tra i maggiori esperti – Davide Misturini di Agrinnovazione, Michele Giannini di Veneto Agricoltura, Lorenzo Tosi del centro studi Agrea, Gianni Tacconi del Centro genomica e bioinformatica del Crea, moderati da Giorgio Girardi di Coldiretti – si sono confrontati con gli operatori economici veronesi in un affollatissimo convegno organizzato dal Comune di Bussolengo e dalla Fondazione prodotti agricoli di Bussolengo e Pescantina (“Kiwi: agricoltura di precisione e nuovi portainnesti”).
«Il territorio scaligero, una tra le aree maggiormente flagellate dalla moria – ha chiosato il presidente di Coldiretti, Alex Vantini – non ha mai ricevuto ristori né dallo Stato né dalla Regione. Tutto è stato lasciato ricadere sulle spalle degli agricoltori. Eppure, stiamo parlando di una coltivazione che garantirebbe ancora un’ottima remunerazione…».
Oltre al sindaco di Bussolengo Roberto Brizzi con l’assessore all’agricoltura Giovanni Amantia, a quello di Pescantina Aldo Vangi con l’assessore Giacomo Sandrini, e al presidente della Fondazione prodotti agricoli Gianluca Fugolo, all’incontro hanno partecipato anche Francesca Aldegheri per Confragricoltura, Marta Turolla per Cia e il presidente di Bcc Valpolicella Benaco, Daniele Maroldi.