Ieri mattina, il Vescovo di Verona Domenico Pompili è andato in visita all’Ospedale della Donna del Bambino e uno dei piccoli pazienti con i Lego ha apparecchiato il piccolo tavolo e lo ha invitato a fare colazione. Oltre a prestarsi ai giochi dei bambini, monsignor Pompili ha incontrato i genitori e si è informato anche sulla funzione ‘sociale’ delle cure per il disagio degli adolescenti. Nelle scorse settimane aveva espresso la volontà di visitare i bambini ricoverati in ospedale e il dottor Simone Cesaro ha invitato monsignor Pompili a visitare la sua Uoc di Oncoematologia pediatrica. Il giro è partito dal reparto di cura dei piccoli pazienti oncologici al 4° piano del padiglione 30, e si è poi spostato al 5° piano dove si trovano le degenze dell’Area Pediatrica. Qui ha salutato i degenti della Pediatria B, Pediatria C e della Neuropsichiatria infantile.
L’apprezzamento del Vescovo
“È la mia prima volta nei reparti pediatrici – ha detto il Vescovo-, soprattutto con i bambini oncologici. Si tratta di un ambiente molto particolare e apprezzato per la capacità di sostenere i bambini in percorso terapeutico difficile. Apprezzo molto anche le forme di intrattenimento e di educazione, come la scuola in ospedale, che vengono fatte mentre si riceve una cura a tutto tondo. A mio parere, quella offerta nell’Azienda ospedaliera, per i bambini è davvero una grande possibilità”.
Il direttore generale Callisto Bravi: “Con il vescovo di Verona siamo in contatto da tempo perché abbiamo un interesse comune, che è il bene delle persone. La centralità del paziente rappresenta l’impegno quotidiano dei nostri medici, che sono una risorsa fondamentale perché sono il perno dell’assistenza e della cura che non si raggiunge solo con la tecnologia. Curare bene i bambini è oltremodo importante, in questo momento storico di ‘inverno demografico’ dobbiamo avere una particolare attenzione”.
Il dott. Simone Cesaro: “È stata una bella visita, che ha fatto molto piacere a noi operatori ma anche ai nostri pazienti. Monsignor Pompili che ha portato un saluto è stata una bella sorpresa per tutti. Alcuni dei nostri pazienti stanno attraversando una fase particolare della loro vita e questa forma di vicinanza è molto importante per riuscire a superare questo momento. Siamo tutti impegnati per il benessere non solo fisico dei nostri pazienti, nella routine di ogni giorno ci sono novità come quella di oggi che riempiono il cuore e danno un aiuto sicuramente fondamentale”.