Sono sempre di più gli italiani che vengono colpiti da maculopatia, secca o umida. Un’altra patologia la cui diffusione è legata all’aumento della vita media, dato che colpisce nell’età avanzata. Proprio per questo motivo diventa urgente riconoscerla come malattia cronica e  inserirla nel Piano Nazionale Cronicità. L’unico modo per garantire che la malattia possa essere seguita e curata, per quel che finora è possibile, adeguatamente e gratuitamente.

La maculopatia può essere ‘secca’, la degenerazione maculare legata all’età (AMD), o ‘umida’ (nAMD)  che è la forma più avanzata, oppure presentarsi come edema maculare diabetico (DME).

500 mila affetti da maculopatia

In Italia i paziente affetti da maculopatia sono più di 500.000 e si stima che nel 2040 possano arrivare anche al milione a causa dell’invecchiamento della popolazione e dall’aumento della diffusione del diabete. Un costo sociale notevole. Ammonta a 60mila euro il costo di un paziente con AMD nell’arco della vita. 

Risulta allora particolarmente importante che questa malattia oculare venga riconosciuta come malattia cronica e  inserita nel Piano Nazionale Cronicità per garantire ai pazienti adeguati percorsi di diagnosi e cura. 

È quanto chiedono le Associazioni di Pazienti e dei Cittadini sotto l’egida dell’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi.