Un gioiello medievale nel cuore della pianura veronese si prepara a risplendere grazie a un’importante collaborazione tra il Comune di Nogarole Rocca e l’Università di Verona. La Rocca, antica fortificazione carica di storia, sarà oggetto di un ambizioso progetto di recupero e valorizzazione, guidato dal Contamination Lab (Clab) dell’ateneo veronese.

La Convenzione e il Contamination Lab

Presentato ieri nella sala Rossa della Provincia di Verona, il protocollo d’intesa segna l’avvio di una sfida che coinvolge studenti, laureati e ricercatori nell’elaborazione di soluzioni concrete per il futuro della Rocca. Alla conferenza erano presenti il sindaco di Nogarole Rocca, Luca Trentini, l’assessore al Patrimonio Matteo Padovani, il prorettore Diego Begalli e il professor Giorgio Mion.

La Rocca

Il progetto “La Rocca di Nogarole, tra passato e futuro” pone due obiettivi principali: definire le nuove funzioni della Rocca, sia pubbliche che private, e individuare strategie finanziarie sostenibili per il recupero. Gli studenti e i partecipanti al Clab avranno tempo fino al 24 gennaio 2025 per presentare proposte innovative, in collaborazione con aziende locali e istituzioni.

La Rocca

«La sfida – ha spiegato Matteo Padovani – richiede anche di stabilire la forma di governance più adatta per garantire il successo del processo di recupero. È un’opportunità unica per trasformare un sito storico in un centro vitale per la comunità».

Diego Begalli, prorettore dell’Università di Verona, ha sottolineato l’importanza del Contamination Lab come strumento formativo: «Questi laboratori consentono ai nostri giovani di acquisire competenze trasversali indispensabili per il loro futuro professionale, portando benefici concreti al territorio».

Il Comune di Nogarole Rocca contribuirà con un investimento di 7.500 euro, confermando la volontà di rilanciare la Rocca come centro culturale, economico e sociale.

La Rocca di Nogarole Rocca vanta una storia millenaria, essendo appartenuta alla famiglia Bevilacqua Lazise e, successivamente, alla famiglia Barbieri, che la donò alla Provincia di Verona nel 1971. Nonostante i tentativi passati di valorizzazione, tra cui un concorso di idee nel 2010, il progetto si è arenato per mancanza di risorse finanziarie.

Il sindaco Luca Trentini vede nella convenzione con l’Università un punto di svolta: «Questo accordo non è un mero esercizio accademico, ma un passo concreto per restituire la Rocca alla sua comunità. Per un piccolo Comune come il nostro, è una grande opportunità».

La Rocca non è solo un monumento, ma un simbolo identitario per la comunità di Nogarole Rocca e un potenziale motore di sviluppo. Con il Contamination Lab, l’Università di Verona e il Comune puntano a trasformare questa visione in realtà, coniugando tradizione e innovazione per dare nuova vita a un luogo che ha attraversato i secoli.

La sfida è aperta: il futuro della Rocca dipende ora dalle idee e dall’ingegno di una nuova generazione di talenti.