(m.z.) La gioia per il tricolore vinto è ancora tanta. In casa At Verona, infatti, si continua a festeggiare un traguardo che ha stupito tutti. Il patron, Alfonso Sonato (nella foto di copertina ai microfoni di Supertennis durante le premiazioni) – in prima fila a sostenere le sue ragazze nella finale contro il Ct Palermo di sabato sui campi dello Stampa Sporting Torino – non nasconde l’entusiasmo per questa impresa che iscrive l’At Verona nella storia del tennis (veronese e veneto in primis) e non disdegna di ringraziare quanti si sono spesi per la realizzazione di questo sogno, diventato poi realtà.
Sabato avete scritto una pagina storica del tennis veronese e veneto. Da presidente non poteva chiedere di meglio
Al di là di aver scritto una pagina storica del Tennis Veronese e Veneto sono orgoglioso per la realizzazione di un progetto che ha messo insieme le atlete del vivaio e qualche altra giocatrice. Ciò ha consentito in pochi anni il passaggio dalla Serie B2 femminile al Tricolore creando valori sportivi e sociali culminati con l’immagine della vittoria a Torino presso il Circolo della Stampa Sporting, con diretta di otto ore su SuperTennis.
Un successo non soltanto in campo ma anche sugli spalti con tanti tifosi al seguito che non hanno smesso un secondo di sostenere la squadra
Aver visto lo spirito di squadra delle giocatrici e la presenza di tutti i giovani della scuola tennis e Agonistica Avanzata dell’At Verona sugli spalti è stato un vero successo al di là di quello sportivo. Dopo le premiazioni Sergio Palmieri, Direttore di gara nonché Giudice di gara degli Internazionali d’Italia, ha fatto alla squadra ed a tutti i presenti grandi complimenti per aver visto una famiglia tennistica.
Dopo tre anni di A1 è arrivato il tricolore. Un percorso di crescita che dimostra la forza del gruppo: dalle ragazze che sono scese in campo, allo staff e non da meno la società. Insomma, avete raccolto quanto di buono avete seminato?
La forza del gruppo dalle atlete, allo staff, agli sponsor e l’organizzazione dell’At Verona, che quest’anno ha raggiunto i 95 anni di storia, hanno consentito questo traguardo storico.
In finale un grande contributo è arrivato dalle due tenniste che sono cresciute con i colori dell’Atv addosso, Moratelli e Zantedeschi. E’ l’orgoglio più grande?
Angelica Moratelli e Aurora Zantedeschi, cresciute fin da piccole nel vivaio dell’At Verona, hanno sempre dato il massimo, legatissime alla squadra e al circolo di appartenenza. Nel 2023 con l’apporto straordinario di Angelica Moratelli si era sfiorata la finale per un punto allo spareggio contro il Tc Casale vincitore dello scudetto 2023; nel 2024 lo straordinario rientro di Aurora Zantedeschi e il solido apporto di Angelica Moratelli, da poco rientrata da un infortunio, hanno consentito il miracolo. Certamente le nostre giocatrici sono un grande orgoglio ma non dimentichiamoci di altri atleti del vivaio che stanno ottenendo risultati nazionali ed internazionali, primo fra tutti Petar Ciangherotti, campione italiano di singolo under 14 nel 2023 e campione italiano di doppio under 15.
Un vecchio detto recita “Squadra che vince non si cambia”: il prossimo anno ripartirete per difendere il titolo con lo stesso gruppo (giocatrici e staff)?
Per il 2025 è ancora presto ma si deve pensare allo stesso gruppo ma soprattutto allo stesso staff, al capitano Giulia Meruzzi con qualche inserimento fra le giocatrici straniere.
Foto Credit: Giampietro Sposito – Fitp