Chi va in giro coi monopattini deve indossare il casco. E’una delle novità del nuovo Codice della Strada entrato in vigore il 14 dicembre. Ovviamente non ce l’ha nessuno. E allora scatta la multa. “Ma io non lo sapevo…” dicono gli sprovveduti che vengono beccati dai vigili senza casco. Ma, come dicevano gli antichi romani ”ignorantia juris non excusat” che in italiano suona “ignorare una legge non è una scusa”. Quindi la Polizia Locale avrà un bel da fare a bloccare tutti quelli che girano sul trabiccolo a 2 rotelle senza casco. A Verona, dicono, hanno già fatto una decina di multe. Ma basta fare un giro per la città per rendersi conto che sono una goccia nel mare.
Senza contare che secondo la legge i monopattini dovranno avere anche la targa, l’assicurazione, i freni, le luci anteriori e posteriori, le frecce, il clacson, un motore non superiore ai 500 Watt, i doppi freni e il regolatore di velocità. Ma per questo ci vorrà del tempo perché il Ministero dei Trasporti dovrà fare i decreti attuativi.
Intanto si comincia con il casco. Che sarà già un deterrente. Innanzitutto perché uno il casco se lo deve andare a compare. E poi perché l’utilizzo del monopattino è stato concepito per essere estemporaneo. Uno si trova in centro a piedi, deve raggiungere un certo posto, magari è in ritardo e allora ne noleggia uno. Mica era uscito di casa col casco. Ci sarà quindi inevitabilmente un calo nel loro utilizzo.
Monopattini. Fine di un business?
Ma saranno le aziende che sui monopattini a nolo hanno fatto un vero e proprio business a subire il contraccolpo più grosso del nuovo Codice della Strada. Sarà a loro carico fare tutte le pratiche per la targa e l’assicurazione. E poi dovranno investire un bel po’ di soldi per gli adeguamenti tecnici alla legge: fari, frecce, clacson ecc.
Quello che era stato un affare d’oro potrebbe rivelarsi un flop a causa della diminuzione dei clienti e degli investimenti necessari per far circolare i monopattini.
