( p.d.) Giorgia Meloni, considerata la figura politica “più potente d’Europa”, ha un’ occasione unica per passare alla storia, sulla scia tracciata dal suo predecessore Berlusconi: diventare protagonista per una missione che faccia finire la guerra.
In politica non accade mai niente per caso.
Ieri Putin nel corso della conferenza stampa di fine anno ha affermato che nonostante tutto fra Russia e Italia “c’è simpatia”. Ed ha ricordato il suo amico Berlusconi. Nello stesso contesto per la prima volta ha affermato di essere disponibile ad una trattativa di pace.
Tradotto in termini politici è un messaggio chiaro per il governo italiano: se la Russia apre alla pace ed ha simpatia per l’Italia al cui governo, sulla scia di Berlusconi, c’è Giorgia Meloni, significa che Putin invita l’Italia a prendere l’iniziativa diplomatica per organizzare una trattativa che porti alla fine della guerra in Ucraina.
Contestualmente, l’elezione alla presidenza Usa di Trump, che a sua volta ha dichiarato di voler porre fine alla guerra, svincola la Meloni da qualsiasi obbligo a mantenere una posizione bellicista che di fronte all’inutile carneficina che si sta consumando in Ucraina e all’esito ormai scontato, non ha più alcun senso. Un’occasione irripetibile per acquisire un ruolo di leadership a livello mondiale.
Occasione da prendere al volo
Senza contare che se poi scoppia la pace, Giorgia risolverebbe anche il problema dell’aumento delle spese militari, annullando le sanzioni a Mosca darebbe impulso a diversi settori della nostra economia, il costo dell’energia s’abbasserebbe e i ricchi turisti russi tornerebbero in Italiana. Elementare, no?