(di Martina Scrimali) A Verona il primo ufficio Relazioni con il pubblico dove l’intelligenza artificiale è al servizio dell’utenza. Si tratta di Chiama.ai presentato questa mattina da Esu Verona per la comunità studentesca. L’obiettivo: supportare gli uffici per incrementare la qualità dei servizi offerti alle studentesse e agli studenti dell’università di Verona.
Un nuovo strumento che promette, non solo di uniformare le risposte per garantire una comunicazione chiara ed efficace, ma che di abbattere barriere linguistiche e spazio temporali, infatti, Chiama.ai permette di gestire quindici telefonate contemporaneamente in quattordici lingue diverse restando attivo 24/7. Basterà chiamare il numero dell’ufficio Relazioni con il pubblico gestito da Chiama.ai: 045 208 7555.
«Siamo profondamente orgogliosi di questo progetto, che segna un passo decisivo verso l’innovazione nei servizi agli studenti»., ha affermato Francesco Masaia, Chief technology officer di Chiama.ai, intervenuto alla presentazione di oggi con il vicepresidente di Esu Verona Sergio Cau, il direttore Giorgio Gugole ed Emanuela Maria Altamura, studentessa neoeletta nel Cda dell’Università degli Studi di Verona. «Queste tecnologie avanzate – ha precisato Masaia –, grazie a capacità multilingua e interazioni naturali, ottimizzano l’esperienza utente, permettendo un servizio adattivo e personalizzato per rispondere alle esigenze degli studenti».
Chiama.ai per Esu Verona: ecco come funziona
Il nuovo servizio Chiama.ai a supporto dell’ufficio Relazioni con il pubblico (Urp), verrà gestito dall’intelligenza artificiale. Si tratta di un progetto realizzato in sinergia tra Esu e l’omonima società che annovera, tra i soci, giovani informatici iscritti all’ateneo scaligero.
Chiama.ai è alimentato da un’intelligenza artificiale generativa di ultima generazione, testuale e vocale, che consente un’interazione fluida e naturale con gli utenti. Il sistema è in grado di rispondere alle domande che statisticamente vengono rivolte all’Urp di Esu. Chiama.ai negli ultimi mesi è stata istruita proprio dagli stessi uffici dell’ente, attraverso documenti e informazioni necessarie ad elaborare le risposte.
Il sistema, inoltre, è poliglotto: ai prefissi dall’Italia risponde in italiano o in inglese, adeguando la lingua a quella utilizzata dall’interlocutore nelle prime parole della conversazione. Inoltre, potrà utilizzare altre lingue in coerenza con il Paese da cui proviene la telefonata.
Sergio Cau Vicepresidente Esu e promotore dell’iniziativa, ha sottolineato i vantaggi dell’innovativo strumento come «quello di rispondere 24 ore su 24, sette giorni su sette e anche a più utenti contemporaneamente e come studentesse e studenti, che hanno aderito ai progetti da 150 ore nel front office di Esu, potranno confrontarsi con l’intelligenza artificiale, aiutando ad istruire il sistema. Un’esperienza formativa assolutamente rilevante, dato lo sviluppo rapidissimo di questa tecnologia».
Infatti, Chiama.ai, al momento è istruito con le informazioni principali sui bandi e sugli alloggi, ma sarà continuamente implementato per rispondere in modo sempre più esaustivo ai quesiti, anche complessi, degli utenti e verrà progressivamente riallineato adeguandolo ai riscontri ottenuti nel primo periodo di utilizzo.
Giorgio Gugole, direttore di Esu, ha spiegato che «restano comunque operativi anche gli altri strumenti di contatto dell’Urp: front office in sede, e-mail e, in alcuni orari, il contatto telefonico con gli operatori.
«Ma non solo – ha concluso Cau –, il sistema fa parte di un complessivo piano di ammodernamento e digitalizzazione dell’Esu al fine di rendere lo stesso sempre più a misura di studente, contenere la burocrazia e rispondere in tempi brevissimi alle sempre e nuove esigenze dei nostri utenti».
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