“La farsa del nuovo collettore del Garda, continua. Tra rimpalli, marce indietro e una incapacità decisionale che nel frattempo sta producendo solo danni ad un’area che di questo passo è destinata a perdere di attrattiva se non si realizza un’opera che ha valore di riqualificazione e potenziamento per la salvaguardia ecologica ed economica”. Lo dice la consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon.
“Fa davvero rabbia pensare che solo per la Pedemontana la Regione dovrà sborsare 157 milioni nei prossimi tre anni, quando le previsioni erano di 45 milioni. E che di fronte alla mia richiesta di finanziamento di 8 milioni a favore della Gardesana Servizi, al fine di co-finanziare la realizzazione del nuovo collettore consortile, la Giunta Zaia ha bocciato il mio emendamento al bilancio. Tradendo le richieste che da tempo vengono avanzate da tutti i consiglieri veronesi, compresi quelli di maggioranza“.
“Il Garda è meta di milioni di turisti ogni anno e porta ricchezza a tutto il Veneto: in tutta risposta la Regione è immobile di fronte all’esigenza di mettere mano ad una infrastruttura ormai giunta alla fine della propria vita tecnica e che presenta diverse criticità idrauliche. Mi sembra il segno – conclude Bigon – di un abbandono vergognoso. Continuerò comunque a mettere sul tavolo la richiesta per un intervento concreto della Regione”.