(di Christian Gaole) “Chiedo le dimissioni dell’assessore allo sport (sindaco Tommasi, ndr) del Comune di Verona, quello che è stato fatto è inaccettabile e mina le basi della democrazia”. Questo quanto dichiarato dal presidente della quinta circoscrizione Raimondo Dilara a seguito della mancata convocazione dei presidenti di quarta e quinta circoscrizione, unici due esponenti di di minoranza in quanto in quota a Fratelli d’Italia, in occasione della riunione dei presidenti di circoscrizione.
Così oggi, mentre il presidente del consiglio comunale Stefano Vallan, in sala Arazzi del Comune di Verona ha presentato alla stampa i numeri e le attività per l’anno 2024 nel consueto resoconto annuale di fine anno – 41 sedute e 86 delibere – e annunciava le mozioni approvate: dal voto per i fuori sede al collegamento di Porta Nuova con Catullo e Mantova, al contrasto alla mafia sul territorio veronese, i Fratelli d’Italia, in sala Delaini, hanno presentato gli sgarbi istituzionali perpetrati dall’amministrazione nel corso dell’anno. Questo giornale aveva già riportato le lamentele dell’opposizione per la mancata convocazione di consigli comunali – troppo pochi a detta loro.
“Quanto accaduto – riferiscono Marco Padovani, deputato di Fratelli d’Italia, Massimo Mariotti, capogruppo in consiglio di Fratelli d’Italia, Luca Mascanzoni, segretario cittadino di FdI e Raimondi Dilara, presidente della quinta circoscrizione in quota Meloni – dimostra la volontà politica di non dare voce all’opposizione”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso dei Fratelli d’Italia risiede nella mancata convocazione di due presidenti di circoscrizione, Raimondo Dilara (5a) e Alberto Padovani (4a) ad una riunione dei presidenti riguardo l’ammaloramento degli impianti sportivi della seconda circoscrizione. Il caso ha voluto che i due presidenti fossero di minoranza in consiglio comunale e questo ha scatenato la polemica.
Dilara, infatti, ha affermato con decisione: “tutto è accaduto quando sono venuto a sapere, per interposta persona, che era stato convocato un incontro dei presidenti di circoscrizione per gli impianti sportivi della seconda. Mi sarei aspettato di essere convocato insieme al collega Padovani. Invece no. Con i colleghi di opposizione, nelle nostre circoscrizioni, collaboriamo sempre e siamo disponibili”. L’amministrazione, a seguito della richiesta di Dilara, ha risposto che, avendo la quarta e la quinta dei tecnici di spessore in materia sportiva, il loro intervento non era necessario minimizzando la faccenda. “Un chiaro volere politico di esclusione dalla cosa pubblica”, ha dichiarato l’Onorevole Padovani.
Uno sgarbo istituzionale non solo per i presidenti, ma anche per i cittadini che questi presidenti rappresentano, che sono circa 60mila”. Mariotti, intervenuto in chiusura, ha sottolineato come “FdI sia in minoranza in comune ma rappresenti la maggioranza del paese. Questa è stata una mancanza di rispetto senza precedenti nei confronti dell’opposizione. Chiediamo che si rispetti il gruppo e che mai più si escludano presidenti di circoscrizione da incontri che riguardano tutti”.
Come se non bastasse gli uomini di Meloni hanno sollevato un’altra anomalia. “Si doveva discutere degli stalli dei plateatici e dare parere contrario o favorevole entro il 10 dicembre – riferisce Dilara. Siamo entrati in possesso della documentazione solo il giorno prima con richiesta di dare il parere su questo tema via mail”. Mariotti, su questo dettaglio, ha ricordato: “il regolamento non prevede la votazione via mail per questi provvedimenti”.