Il disagio di molti veronesi, commercianti ma anche semplici cittadini, per la scelta dell’amministrazione di chiudere definitivamente la Ztl al traffico automobilistico per i non residenti, si sta diffondendo sempre di più e corrode il consenso che aveva permesso a Tommasi di insediarsi a Palazzo Barbieri. La presenza di una folta delegazione della Corporazione Commercianti del centro, che conta circa 600 associati, che durante le recenti sedute del Consiglio Comunale per il Bilancio ha manifestato il disappunto riempiendo l’area riservata al pubblico, è solo la punta dell’iceberg.
Ad aggravare la spaccatura fra “città reale” e “città legale” l’atteggiamento del sindaco di chiusura alle critiche ed alle richieste di confronto.
Nonostante le numerose richieste dei Consiglieri comunali dell’opposizione, quello che avrebbe dovuto essere il sindaco “di tutti“ non ha ritenuto di incontrarli.
Ztl. Tommasi non ascolta il disagio
Va giù pesante Massimo Mariotti, capogruppo di FdI. «Anche se non la condivido devo prendere atto della scelta dell’amministrazione di chiudere la Ztl ai non residenti. Quello che non è accettabile è invece l’atteggiamento di chiusura del sindaco e dell’assessore competente di ascoltare quei veronesi che da questa decisione stanno subendo danni enormi. Danni che inevitabilmente si ripercuoteranno sui livelli occupazionali, perché se i negozi lavorano meno o, peggio chiudono, saranno costretti a licenziare. E questo è gravissimo».
Ma non si tratta solo della chiusura della Ztl.
«Le scelte di questa Giunta di “illuminati“ – continua l’esponente della destra veronese- ha toppato anche sui Mercatini di Natale e i banchetti di Santa Lucia, mettendo in difficoltà le attività produttive della città. Che non sono solo le centinaia di proprietari, ma anche le migliaia di loro dipendenti».
«Che cosa farà il “calciatore” tra qualche mese, quando molti negozi, bar, ristoranti saranno costretti a licenziare i dipendenti e qualcuno a chiudere non riuscendo a pagare l’affitto?
Cosa faranno gli assessori quando anche i proprietari dei muri non riceveranno più gli affitti sui quali molti di loro contano per vivere. Nulla! Perché a questa Giunta di “ inesperti “ interessa solo l’inclusione degli stranieri e la clausola antifascista obbligatoria per chi vuole avere uno spazio pubblico? Non solo per fare una manifestazione politica ma anche per qualsiasi altra attività, da quelle commerciali a quelle artistiche».