L’Italia ha il numero più alto di imprenditrici in Europa in termini assoluti. Allo stesso tempo ha il tasso di occupazione femminile più basso, il 53,6% una media UE27 del 66,5%.
ma il più alto di lavoratrici autonome, precisamente 1.610.000, a fronte di 1.433.100 presenti in Francia e 1.294.100 in Germania. E’ un altro dei dati che settimanalmente vengono resi noti dall’Ufficio studi della CGIA, instancabile nell’analizzare i fenomeni economici e sociali del nostro paese.
Il dato dimostra un’alta propensione degli italiani, sia maschi che femmine, all’impresa. E questo è molto positivo. Per quanto riguarda poi le donne lo è ancora di più, dato che quelle in età lavorativa, tra i 20 e i 64 anni, sono 17.274.250, quando in Francia sono più di 19 milioni e in Germania 24.652.355.
E’ nel Sud che si trova la maggior incidenza di imprese a conduzione femminile. Cagliari è in testa con il 40,5%. Seguono Benevento, Avellino, Nuoro e Chieti. La prima provincia del Nord è La Spezia al 18° posto con una incidenza del 26,4%.
In termini assoluti invece la prima è Roma con il 22,7%, quindi Milano con il 17,9%, Napoli, Torino e Bari.
Imprenditrici. Verona nella bassa classifica
Verona si trova all’89° posto con il 21% ed un numero assoluto di imprese al femminile di 17.664 su un totale di 84.028.
Il 56% delle donne guida imprese nel settore dei servizi alla persona (parrucchiere, estetiste, tatuatrici, massaggiatrici, pulitintolavanderie, ecc.) e nei servizi in genere (agenzie di viaggio, immobiliari, pubblicitarie, imprese di pulizie, autonoleggio, fotografe, video maker, commercialiste e consulenti del lavoro). Poco meno del 20% opera nel commercio. Il 10% nell’hotellerie, ristorazione e bar. Il 6% nell’industria e nell’agricoltura.
Il basso tasso di occupazione femminile in Italia è dovuto ali lavoro domestico che grava sulle donne. Si è investito poco in servizi sociali e della prima infanzia. Il dano è stato doppio: da un lato il carico di lavoro domestico e dall’altro perché non sono stati creati nuovi posti di lavoro che avrebbero potuto essere occupati prevalentemente da donne.
Perché le donne fanno impresa? Per necessità come disoccupazione e tradizioni familiari oppure perché possono gestire con maggiore flessibilità gli impegni lavorativi insieme a quelli familiari. L’autoimpiego si è affermato come uno degli strumenti più efficaci per riconquistare protagonismo nella propria vita professionale e realizzare i propri obiettivi e aspirazioni nella speranza di ottenere risultati economici gratificanti e una maggiore indipendenza.