Il sondaggio è stato condotto dal Csse, Centro studi economici e sociali del Veneto, commissionato dalla segreteria regionale della Uil. Il campione è significativo perché sono state intervistate 16786 persone in tutto il Veneto, di cui 2411 nella provincia di Verona, suddivise per fasce d’età e sesso. Obiettivo dell’indagine demoscopica è sapere quali sono i problemi che più interessano /preoccupano.
Il problema del lavoro, inteso come qualità, stabilità sicurezza, è quello più importante per il 30% degli interpellati, subito seguito dalla sanità che pesa per il 26,6%. Segue la sicurezza con un 15,4%, quindi sotto il 10% l’ambiente (9,6%), l’istruzione (8,6%), la casa (5,2%) e i trasporti (4,5%).
Il lavoro primo interesse anche dei veronesi
Le proporzioni cambiano a seconda delle province. In quella di Verona il tema più importante è il lavoro con il 31,5%, più della media regionale, mentre la sanità cala al 24,5%, meno che nel resto della regione, molto probabilmente perché nella nostra provincia l’offerta sanitaria è migliore che altrove e preoccupa meno la gente. E’ più sentito di 3 punti percentuali rispetto alla media veneta il tema problema della sicurezza che a Verona sta al 18,4%. Da considerare anche che il tema dei trasporti è sentito più del doppio che nelle altre province, poco meno del 10%, segno che o i veronesi sono particolarmente interessati alla mobilità o che ci sono dei problemi in questo tipo di servizio.
Se invece si considerano le fasce d’età risulta che il tema di gran lunga più sentito a livello regionale nella fascia d’età degli over 60 è la sanità, che il 48% degli intervistati mette in testa ai loro interessi.
Da osservare che la preoccupazione per la sanità non riguarda tanto le liste d’attesa, ma il rapporto con il medico di famiglia, che da molti è considerato insoddisfacente a causa della difficoltà di avere un appuntamento e del fatto che non funziona da filtro con l’ospedale.
Tra i 18 ed i 59 anni invece il tema che ‘prende’ di più è il lavoro con percentuali che oscillano fra il 34 e il 36%.
Per i giovani under 18 è invece la sicurezza il problema che assilla di più: il 21,5%. Ed è comprensibile, dato che è proprio fra i giovani che so registrano gli episodi di violenza più numerosi.