Ad una giornata dalla fine del girone d’andata il Verona ha 18 punti. L’ultima partita sarà al Bentegodi sabato 4 gennaio alle 20,45 con l’Udinese, ospite per niente facile che ha ben 6 punti più dell’Hellas e che sta facendo un gran bel campionato. Inutile dire che il massimo sarebbe poter chiudere il girone con un’altra vittoria. Ma non sarà impresa facile. Anche se i segnali sono buoni.
Il più importante è che da 3 giornate a questa parte il Verona è diventato squadra. Proprio nel momento peggiore, quando tutti avevamo pensato che Zanetti avesse finito la sua esperienza veronese dopo aver infilato una sconfitta dietro l’altra e quando lo stesso presidente Setti aveva deciso di sostituirlo, Sogliano gli ha dato fiducia. Ed ancora una volta ha avuto ragione.
Il Verona adesso è una squadra
L’Hellas ha cominciato a girare ed ha assunto una sua fisionomia. L’intelaiatura della squadra adesso ha dei punti fermi che si chiamano Serdar e Duda al centrocampo, Tengstedt e Saar all’attacco, Lazovic per la leadership e Suslov a supporto delle punte e Belayane sulla mediana. Resta ancora da regolare la difesa, la peggiore del campionato. Positivo l’inserimento di Ghilardi e l’utilizzo di Coppola al centro a marcare. Ciò non significa che gli altri siano da buttar via. Tutt’altro. Ma sono questi gli uomini su cui fare affidamento per il futuro.
Poi si vedrà cosa accadrà con il mercato di gennaio, quali idee ha elaborato Sogliano e quanti dollari saranno disposti a spendere i nuovi proprietari americani.
Certo che alla fine del 2024 in cassa ci sono 18 punti. L’anno scorso ce n’erano 14. E questo fa ben sperare per l’obiettivo della salvezza.