200 milioni di investimento – impegno della prossima gestione della A22 – nel Veronese sono un tesoretto che fa gola alla politica locale. Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, in commissione Trasporti a Bruxelles, interviene sui 200 milioni di euro di Autobrennero destinati alla provincia di Verona per il suo sviluppo infrastrutturale.
Tosi dice: “Certamente la riduzione dei fondi porta a dover ridefinire le priorità infrastrutturali su tutto il territorio. Ma il Presidente della Provincia Pasini dice una cosa insensata quando sostiene che la priorità va data alla Provincia e va escluso il Comune di Verona. Comune e Provincia infatti sono soci alla pari di Autostrada del Brennero spa, con poco più del 5% ciascuno. Quindi il Comune ha diritto di attingere almeno alla metà di quel finanziamento, da destinare poi certamente al Traforo e al prolungamento della strada 434 fino a Basso Acquar“. Tosi spiega che “il Traforo è opera dirimente e preminente, quindi i soldi di Autobrennero possono contribuire enormemente alla sostenibilità finanziaria dell’opera”.
Il consigliere regionale Alberto Bozza invita il sindaco Damiano Tommasi “questa volta a non procedere da solo, come quando ha spostato i 53 milioni di A4 dal traforo alla strada di gronda”. Mentre “il Presidente Pasini rappresenta tutti, deve ricordarsi che è stato eletto da tutti, e quindi deve rappresentare le istanze di tutti”.
Bozza poi, proprio perché ci sono meno soldi di quanto preventivato, dice che “bisogna fare delle scelte nell’interesse del territorio, dal lago con la riqualificazione del casello di Affi, al nuovo casello di Vigasio, fino al prolungamento della 434. E Comune e Provincia devono contribuire finanziariamente”.
Bozza infine ricorda alla vicepresidente regionale De Berti: “Dice di non fare campanilismo, ha ragione, ma ricordo che lei in questi quasi dieci anni di mandato non ha sempre coinvolto gli amministratori locali e i rappresentanti dei territori del Veronese. E nello sviluppo infrastrutturale del Veneto ha dato priorità al Veneto orientale e non certo alla provincia veronese”.