Dal 1° gennaio 488 mila fra medici e odontoiatri devono prescrivere farmaci e richieste di prestazioni od esami con la ricetta elettronica. L’obbligo riguarda sia le ricette ‘rosse’ del Servizio Sanitario Nazionale, che quelle ‘bianche’ scritte dai medici privati.
Però in attesa delle indicazioni operative da parte dei Ministeri e degli organismi competenti è ancora valida quella cartacea. Anche perché il 30% degli over 65 non ha mai usato internet in vita sua.
Federfarma, l’associazione dei titolari delle farmacie, ha dato disposizione ai propri iscritti di continuare a dare le medicine prescritte sulle ricette di carta durante tutto il periodo di transizione.
Scopo della norma è la dematerializzazione delle prescrizioni sanitarie oltre che la possibilità di tenere monitorata l’appropriatezza delle prescrizioni e alimentare il Fascicolo sanitario elettronico.
Insomma chi dovrà andare in farmacia a prendere un farmaco dovrà andare con lo smartphone e far vedere la ricetta al farmacista. Ma coloro che non ce l’hanno, specie persone anziane, potranno ancora presentare la ricetta cartacea. Ma non è stato precisato ancora per quanto tempo.