Flavio Tosi va giù duro con Zaia: “anziché parlare di 3° mandato (per lui 4°), sarebbe meglio affrontasse le questioni vere, quelle che interessano ai veneti, in primis la sanità e il socio-assistenziale. Mentre lui è impegnato in un dibattito stucchevole su un’ipotesi che non esiste, appunto il 3° mandato, la sua Giunta taglia il budget alle case di riposo, alcune delle quali si vedranno coperto solo il 10-15% dei posti letto accreditati”.
Tosi fa riferimento alla delibera della giunta regionale n.464/2024 dello scorso maggio che “riduce i fondi alle Rsa, penalizzando sia quelle storiche e ancor di più le nuove strutture”. Risultato? “Tante case di riposo saranno costrette a operare perlopiù in regime privatistico, quindi dovranno aumentare le rette e/o ridurre l’utenza. Questo allungherà ancor di più le liste d’attesa e avrà riflessi negativi sugli ospiti anziani e le loro famiglie, ma anche sui Comuni di ultima residenza degli anziani. Non a caso tanti Sindaci veneti sono preoccupati e arrabbiati”.
Tosi. Tagliare i fondi alle case di riposo significa aggravare il problema
Sottolinea Tosi: “La Regione dimostra poca avvedutezza. Quello delle liste d’attesa per accedere alle strutture è un enorme problema sociale già oggi. Ridurre i fondi alle case di riposo, riducendo quindi i posti letto, significa aggravarlo”. Tutto questo in un contesto reso gravoso “anche dai tagli imposti alle Ulss, che per stare dentro i parametri sempre più stringenti della Regione si vedono costrette ad alzare il grado di invalidità e non autosufficienza degli anziani che possono accedere alle Rsa”. “Capiamo bene che le politiche miopi della Regione in questo settore creano un cortocircuito sociale. Ecco questa è la priorità da affrontare, non il 3° o 4° mandato” conclude Tosi.