(di Paolo Danieli) Di solito quello che arriva oggi in Europa, in America c’era già qualche anno prima. Pensiamo alla musica, al modo di vestire a ad altri fenomeni di costume. Prima della 2ª guerra mondiale la Coca Cola da noi era sconosciuta. Poi con l’egemonia americana è diventata la bevanda più popolare. Lo stesso dicasi per i blue-jeans, per il rock, per Halloween, per il Black Friday, per il Rap, per l’ideologia Gender ecc.
Quello che avviene al di là dell’oceano prima o poi arriva anche in Europa. Effetto della potenza a stelle e strisce sulla parte del pianeta dove viviamo.
Appena Trump ha preso possesso della presidenza ha subito messo in pratica con altrettanti decreti le promesse che aveva fatto in campagna elettorale. Fra queste la difesa dei confini con la chiusura di quello con il Messico, attraverso il quale arrivano nel suo paese gli immigrati irregolari; la riaffermazione che esistono solo 2 generi: maschio e femmina; il blocco del green-deal che vorrebbe tutti sulle macchine elettriche, per sul quale Musk non ha fatto neanche una piega.
E come se questi provvedimenti non bastassero ad affermare la sua collocazione a destra, Trump ha aggiunto anche l’abolizione dello ius soli.
Una presa di posizione che dovrebbe far riflettere tutti quelli che in Italia si muovono per introdurlo al posto del vigente ius sanguinis. Se c’è al mondo un luogo dove la concessione della cittadinanza a chi vi nasce potrebbe avere un senso, questo è l’America, dove gli stati si sono formati grazie all’arrivo di milioni di persone dall’Europa. Tant’è che nel continente americano si parla spagnolo, inglese, portoghese e francese.
Cosa assolutamente diversa per l’Italia e per l’Europa, dove gli immigrati che giungono non devono popolare, civilizzare, costruire alcunché, ma trovano tutto già fatto e pronto grazie alle generazioni di italiani, tedeschi, francesi ecc. che si sono succedute nel corso dei millenni.
Se il vento americano soffierà in Europa
Se ancor una volta il vento americano attraverserà l’Atlantico e soffierà in Europa ecco che la situazione dovrebbe cambiare anche nel vecchio continente dove già diversi movimenti di destra in più paesi stanno raccogliendo grandi consensi senza però che l’establishment di Bruxelles ne abbia tenuto conto e continui a governare come se nulla fosse cambiato.
