La 17ª edizione di Motor Bike Expo è stata inaugurata stamattina dal ministro del Turismo Daniela Santanché che in questi giorni, dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio è al centro di una tempesta politica. La sinistra chiede le sue dimissioni, ma anche nella maggioranza di centrodestra ci sono molti che le ritengono necessarie per salvaguardare l’immagine del governo.

Santanché non si dimette

Ma lei non ci sente.”A me nessuno ha mai chiesto di fare un passo indietro.Ho sempre detto che sono assolutamente tranquilla perché so come sono le questioni nel merito. Ho sempre detto che se dovesse arrivare un giudizio sulla cassa Covid, dove capisco che ci potrebbero essere delle implicazioni politiche, non avrei esitato a fare un passo indietro ma non siamo a questo punto, continuiamo a fare il mio lavoro. Oggi sono qua, poi a Gedda assolutamente tranquilla perché ‘male non fare, paura non avere’. Ho una situazione psicologica di assoluta tranquillità. Mi dispiace molto per questo assalto mediatico”.

motor bike expo Santanchè

L’inaugurazione dell’importante manifestazione fieristica è stata l’occasione per sondare le intenzioni del ministro. Ma la Santanché non si scompone e nemmeno sfugge alle domande.

“Non ho mai detto a nessuno che avrei dato le dimissioni sul rinvio a giudizio sulle false comunicazioni per una posta di valutazione, ho sempre detto che sulla cassa integrazione avrei fatto se fossi stata rinviata a giudizio, cosa che per adesso non c’è, un passo indietro perché ne capisco le motivazioni politiche. Su questa questione del falso in bilancio – continua- , sulla posta di valutazione non c’è nessuna implicazione politica, non c’è dolo, non c’è danno e io sono certa che sarò assolta per cui sono assolutamente tranquilla”.
    “Se io chiedessi a voi – aggiunge- su cosa è il mio rinvio a giudizio, credo che nessuno saprebbe rispondermi. Sono false comunicazioni su una posta di valutazione, quindi un reato molto valutativo, che si basa su perizie tecniche, dove io voglio difendermi nel processo. Su questa cosa non ho mai detto a nessuno che avrei pensato di dimettermi”.
    “Capisco che c’è una gogna, un attacco, non so nemmeno come chiamarlo, un accanimento su questa cosa. Capisco che l’opposizione non ha temi perché non ha quello che dire ma nessuno mi fa saltare in aria”.