Secondo appuntamento di carattere “nazionale” per i settori giovanili del Veneto. Gradito ospite con il progetto “Torniamo alla Base” è stato mercoledì il Ct della Nazionale femminile, Andrea Capobianco che ha potuto svolgere due allenamenti con oltre 40 atlete delle annate 2006/7/8/9.

Il  progetto nasce dalla spinta dei Comitati Regionali FIP per una presenza ancora più capillare sul proprio territorio.

Elemento centrale di “Torniamo alla Base” è la volontà di visionare le diverse realtà del territorio con allenamenti che sono utili occasioni di confronto per allenare le atlete Under 17 e Under 19 più interessanti della regione e per condividere le linee tecniche federali.

A ospitare “Torniamo alla Base” è stata il PalaPascale, casa di Nuova Pallacanestro Treviso, una delle sei società della nostra regione presenti in serie A femminile.

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Sono molto contento perché ho visto, al di là della qualità tecnica delle ragazze, grandissimo impegno – le parole del Ct della Nazionale femminile – Questa è una cosa molto molto bella, quindi devo fare i complimenti alle ragazze stesse, agli allenatori che veramente riescono ad entusiasmare e a motivare al massimo queste ragazze. Ho visto che ci sono tante cose buone, adesso dobbiamo semplicemente aiutarle a crescere, quindi essere un po’ tolleranti negli errori, soprattutto quelli tecnici. Ho visto ragazze che hanno grande voglia, grande cuore e secondo me veramente possono fare qualcosa di importante se continuano il corretto percorso formativo. E’ un progetto importante perchè guarda al futuro del movimento femminile che sta provando a crescere“.

Specialmente in una regione come quella veneta dove il movimento femminile esprime diverse squadre di livello: “Ovviamente questa è una regione veramente importantissima per la qualità delle squadre di A1, di A2 e per la qualità delle giocatrici – conclude Capobianco – Una regione che veramente anche con i numeri sta cercando di crescere nel modo migliore e a me fa piacere appunto il coinvolgimento di tutti e vedere qui tanti addetti a lavoro mi riempie di gioia. Perché secondo me solo dalla collaborazione si riesce a creare qualcosa di importante“.