A poco più di un mese di distanza dall’ultimo episodio, oggi, nel Giorno della Memoria, Cisl Verona registra nuove scritte e vetrine imbrattate nelle sue sedi. Dopo quella di Borgo Roma, stamattina è accaduto a quella di via Galvani, 59. Sulle vetrine del Caf era scritto “Cisl covo di nazi” e “Servi dell’Nwo”, acronimo quest’ultimo legato alla teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale. Le scritte portano la solita firma con il simbolo W no vax. In quattro anni è il settimo episodio contro le sedi Cisl. Le incursioni sono iniziate nel 2021 con scritte no-vax.

Il segretario generale di Cisl Verona, Giampaolo Veghini, derubrica il gesto come un “atto vile” che non impedirà a Cisl di continuare a svolgere la sua azione sul territorio e nei luoghi di lavoro a tutela delle lavoratrici dei lavoratori, pensionate e  pensionati, delle fasce deboli della popolazione. “È un momento difficile dal punto di vista economico e sociale e c’è ancora più bisogno di sindacato, come dimostra la fiducia che ci accordano gli oltre 79.100 iscritti alla Cisl Veronese”.