Nella provincia di Verona, lo stock di imprese al 31 dicembre 2024 è pari a 91.333 unità. L’andamento demografico delle imprese nell’anno si è chiuso in modo positivo: 5.346 iscrizioni contro 5.015 cancellazioni non d’ufficio, con un saldo di +331 unità. Il saldo è dimezzato rispetto a quello registrato nel corso del 2023: pur con iscrizioni in aumento rispetto all’anno precedente 2023 (+1,1%), le cancellazioni hanno registrato una crescita del +8,6%.
Il tasso di natalità delle imprese è stato del +5,72%, il tasso di mortalità del +5,36%, con un conseguente tasso di evoluzione pari al +0,35% (+0,21% il dato regionale, +0,62% quello nazionale). Le ditte artigiane al 31 dicembre 2024 presentano uno stock di 23.278 unità e un saldo annuale di +73. Il saldo positivo è dovuto principalmente alla performance delle società di capitale (+790 unità),mentre soffrono, registrando saldi negativi, forme di conduzione meno strutturate: imprese individuali e società di persone registrano rispettivamente valori pari a -0,45% e -1,46%.
“Il 2024 si è chiuso con un saldo positivo, anche se inferiore a quello del 2023. Stiamo attraversando un periodo complicato, le dinamiche politico-economiche che si manifestano a livello mondiale influiscono pesantemente anche sul nostro tessuto produttivo – commenta Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona – Pur con iscrizioni in crescita rispetto all’anno precedente, ci troviamo di fronte a un elevato numero di cancellazioni, soprattutto di imprese individuali e società di persone. Questa tendenza, che si verifica non solo a Verona, ma in tutto il territorio nazionale, deve spronarci a supportare le piccole realtà presenti nel territorio”.
La tendenza al ridimensionamento (dato che tiene conto anche delle cancellazioni d’ufficio effettuate nell’anno) è comune a tutti i comparti; solo il settore dei servizi si mantiene stabile (eccezione fatta per i servizi di alloggio e ristorazione e trasporto e logistica, che segnano una flessione delle registrazioni).
Dal punto di vista strutturale, il comparto che primeggia al 31 dicembre 2024, è il settore dei servizi che, con 27.316 unità, rappresenta il 29,9% del tessuto imprenditoriale veronese, al netto delle imprese dei servizi di alloggio e ristorazione che da sole contano oltre 6.707 unità con un’incidenza del 7,3%. Al secondo posto si colloca il commercio con 17.899 imprese corrispondenti al 19,6% del totale, seguito dalle 14.651 imprese dedite all’agricoltura (il 16,0%). Il settore costruzioni con 13.163 imprese rappresenta il 14,4% del totale, l’industria con 8.759 unità ha un’incidenza del 9,6%.