Dal completamento del passaggio dei beni mobili e immobili dall’ex Comunità montana della Lessinia, il cui percorso è iniziato nel marzo 2024, agli importanti lavori di bonifica degli impianti di risalita dei comprensori sciistici di Branchetto – Monte Tomba e Passo Fittanze, alla manutenzione del Ponte Tibetano della Valsorda e dell’area di Riserva naturale ad Indirizzo didattico del Ponte di Veja solo per citare alcuni interventi, il 2025 che si è appena aperto sarà un anno d’intensa attività e consolidamento per l’Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Il citato trasferimento all’Ente Parco del patrimonio dell’ex Comunità montana è un «passaggio epocale» – come già rimarcato più volte dal presidente Massimo Sauro – le cui basi sono state poste nel 2024. Quel 2024 andato in archivio con l’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027 avvenuta all’unanimità (19 presenti e 19 voti favorevoli) nell’assemblea della Comunità del Parco del 23 dicembre scorso.
Si tratta di un bilancio di funzionamento, ma l’Ente Parco confida di ricevere in futuro maggiori risorse economiche dalla Regione Veneto, proprio in virtù del piano di successione che prevede il trasferimento di beni, servizi e gestioni dalla Comunità montana della Lessinia all’Ente Parco stesso. Nel programma del 2025 del Parco spiccano una serie di manutenzioni
legate al patrimonio naturalistico, ambientale, storico ed etnico della Lessinia.
«Si prospetta un intenso anno di attività e progetti per l’Ente Parco che quest’anno festeggia i 35 anni di attività per cui organizzeremo delle iniziative – spiega il presidente del Parco Naturale Regionale della Lessinia Massimo Sauro – Tra le priorità nel 2025 abbiamo in programma importanti lavori di manutenzione fondamentali per garantire la sicurezza e la fruibilità delle nostre infrastrutture da parte dei numerosi visitatori e turisti. Ogni intervento di manutenzione, ogni progetto di sviluppo e ogni iniziativa di comunicazione devono essere orientati a un duplice obiettivo: proteggere la Lessinia e la sua biodiversità e, insieme, farla scoprire, amare e rispettare da chi la visita. L’Ente ha incaricato uno studio ingegneristico ambientale di redigere uno studio di fattibilità per individuare un itinerario ciclo-pedonale che riduca al minimo il transito sulla Translessinia. Una volta completato, lo studio sarà presentato e discusso con i vari portatori d’interesse in Consulta del Parco».
L’Ente Parco ha provveduto all’affidamento dei lavori di rimozione degli impianti di risalita nei comprensori sciistici di Branchetto, Monte Tomba e Fittanze. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Veneto per la dismissione delle strutture fatiscenti dei vecchi impianti di risalita di sci nel Parco con l’obiettivo di ripristinare il paesaggio naturale. L’intervento, con inizio dei lavori previsto per la primavera 2025, sarà realizzato in collaborazione e condivisione dei proprietari dei terreni interessati. Un cantiere in apertura fra settembre e ottobre riguarderà il Ponte di Veja, il cui primo progetto per il percorso di accesso con la staccionata in legno risale a trent’anni fa. Da allora gli interventi sono stati diversi.
Adesso sono in programma la sostituzione del parapetto in legno con un nuovo parapetto in metallo e la manutenzione ordinaria della recinzione posta sulla sommità dell’arcata: si tratta di un intervento, realizzato dalla Comunità montana in collaborazione con l’Ente Parco, la cui conclusione è prevista – condizioni meteo permettendo – entro dicembre.
Il Ponte Tibetano della Valsorda, che risale al 2013, necessita di controlli tecnici annuali nonché di opere di manutenzione ordinaria ogni cinque anni. L’obiettivo è sempre garantire la sicurezza del passaggio pedonale. Durante l’anno scorso, dopo l’ultimo controllo eseguito nel 2019, è stata effettuata una nuova ispezione tecnica e messa in sicurezza: dopo la chiusura di alcuni sentieri del comprensorio, la cui estesa rete è collegata al Ponte, è in corso la valutazione degli interventi di manutenzione da realizzare non appena sarà stabilita la copertura dei costi.
Attese nel mese di aprile la riapertura di malga Derocon di Erbezzo e la Spluga della Preta, di cui ricorre nel 2025 il centenario della prima esplorazione della cavità avvenuta nel 1925.
È prevista per marzo la riapertura del Museo di Bolca, contestualmente a quella dell’area archeologica della Pesciara. Il Museo è oggi eccezionalmente chiuso per il periodo invernale a causa della rottura dell’impianto di riscaldamento. Sono già stati concordati con la Comunità montana, tuttora proprietaria della struttura museale, alcuni interventi straordinari per il miglioramento dell’efficientamento energetico della struttura: si tratta dell’adeguamento dell’impianto elettrico e della realizzazione di un impianto fotovoltaico. È in fase di analisi e di valutazione la progettazione per l’installazione di un sistema di riscaldamento e climatizzazione moderno, il cui via potrebbe scattare già a fine ottobre 2025 e l’inaugurazione della rinnovata struttura è prevista nel 2026.
«A trent’anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1996 – sottolinea Sauro – è giunto il momento di avviare la realizzazione di
una serie di interventi necessari ed indifferibili al Museo dei Fossili, anche in considerazione della candidatura UNESCO dei siti e giacimenti della Val d’Alpone, con il Museo dei Fossili di Bolca e l’area archeologica della Pesciara realtà imprescindibili per il
raggiungimento di tale prestigioso riconoscimento».
La prima iniziativa per i 35 anni dell’Ente, organizzata dalla direzione, è in programma venerdì 31 gennaio alle 20.30 nella sede in
Piazza Borgo, 52 a Bosco Chiesanuova con la presentazione di studi e ricerche realizzate alla Spurga delle Cadene, nel comune di Dolcè, a cura di Ennio Nicolini e Alessandro Mastella, dell’Università di Bologna, che presenteranno i dati delle analisi acustiche,
sedimentologiche, idrogeologiche e faunistiche svolte nella Grotta. Interverrà Leonardo Latella, curatore zoologo del Museo di Storia Naturale di Verona. Introdurrà il presidente Massimo Sauro e moderatore sarà Francesco Sauro, Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova.
Saranno organizzati il CamminaParco 2025/2026 ampliato con alcuni nuovo appuntamenti ed escursioni, inserite nel programma eventi della Regione Veneto in vista delle prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e la tradizionale Festa della Podestaria che sarà sabato 2 agosto oltre ad altre iniziative di carattere culturale, naturalistico e didattico-formativo in corso di definizione e sviluppo.