Le elezioni regionali saranno verosimilmente tra la fine di settembre ed ottobre. Ad inizio estate prenderà il via la lunga campagna elettorale. Lunga perché non c’è da eleggere solo il presidente del Veneto, ma anche i consiglieri regionali, che nella nostra provincia sono 9 e che saranno scelti con il sistema delle preferenze. Il che implica un grande lavoro sul territorio dei vari candidati, alcuni dei quali sono già in movimento e girano le sezioni dei rispettivi partiti, partecipano a riunioni, eventi, cene e feste per avere visibilità in vista della successiva richiesta di scrivere il loro nome sulla scheda.
Un lavoro ben diverso da quello delle elezioni politiche che hanno le liste bloccate e i nomi decisi dai capi partito. Alle regionali invece i candidati devono correre per tutta la provincia. Già si fanno dei nomi.
I nomi dei candidati che girano
Oltre agli uscenti, che di solito vengono ricandidati, questi sono i n imi che giurano.
Per Fratelli d’Italia oltre all’uscente Stefano Casali si fanno i nomi di David Di Michele, consigliere provinciale di Lavagno, di Diego Ruzza, ex sindaco di Zevio, di Anna Leso, consigliere comunale di Verona, di Massimo Girelli, vicesindaco di Bussolengo.
Per la Lega, che aveva fatto il pieno nel 2020 il problema non sarà individuare nuovi candidati ma quanti degli uscenti avranno la possibilità di essere riconfermati. Tra questi oltre alla vice-presidente della giunta regionale Elisa De Berti, Marco Andreoli, Filippo Rigo, Enrico Corsi.
Per Forza Italia, oltre ad Alberto Bozza uscente gira il nome di Antonio Lella, consigliere comunale di Verona.
Data per scontata la ricandidatura di Anna Maria Bigon nella lista del Pd.
Rimane da vedere in quale lista si candiderà, se vorrà farlo, Stefano Valdegamberi, recordman di preferenze, che era stato eletto nella Lista Zaia. Lo stesso vale per Tomas Piccinini che era stato eletto nella lista di Veneta Autonomia.
