“Il fatto che la Regione del Veneto riprenda in gestione l’autostrada A4 nel tratto Brescia-Padova è un’ottima notizia. Ma il ritorno dell’affidamento a un soggetto pubblico, a partire dal 1° gennaio 2027, è un progetto che parte da lontano. E che ha visto la collaborazione proficua tra Governo e Regione”.
Così il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta Marco Zecchinato “sull’intenzione di assegnare il tratto autostradale a Concessione Autostrade Venete (Cav)”.
“Si tratta di un risultato straordinario – mette in evidenza il consigliere regionale – che ha visto in questi anni l’impegno congiunto delle istituzioni: dal presidente del Veneto Luca Zaia e dalla vicepresidente Elisa De Berti, al ministro dei Trasporti Matteo Salvini; dal resto della Giunta regionale al Consiglio Veneto; fino all’onorevole Alberto Stefani che, sostenuto dagli altri parlamentari della Lega, nel 2021 presentò un importantissimo emendamento al decreto sviluppo, chiave di volta che allargò il raggio di azione per Cav stessa. Si tratta di una scelta strategica, perché interessa il più importante corridoio viario europeo, agganciato oggi anche alla Strada Pedemontana Veneta, oltre che all’A22, all’A27 e all’A31. E con questo fondamentale cambio di passo si potranno ottenere nuove, importanti entrate da reinvestire nel territorio”.
“Di fatto – conclude Marco Zecchinato – il riaffido alla Regione costituisce un tassello verso un altro grandissimo obiettivo, e cioè la completa gestione del sistema autostradale veneto. Non solo, ma fa seguito all’altro fondamentale risultato nel settore idroelettrico, dove dal 2029 le concessioni delle grandi derivazioni (in Veneto ci sono 34 grandi centrali) saranno rinnovate direttamente sempre dalla nostra Regione. Se il pubblico si riappropria di questi settori, le comunità ne beneficiano”.
A4, opposizioni all’attacco
“Ieri, il vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, annunciando il passaggio della concessione dell’autostrada A4 a CAV, e dunque alla Regione, ha sostenuto che gli utili della A4 saranno investiti nel territorio. Ma pensa che i veneti siano tutti incapaci di intendere?”.
La presa di posizione è del Portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni.
“Il passaggio a CAV della A4 è l’estrema ratio per mascherare la voragine creata con la finanzia di progetto disastrosa messa in atto nel 2017 dal presidente Zaia – accusa Lorenzoni – Oggi, A4 Holding è un gruppo al 90% privato che genera reddito e agli enti pubblici spetta il controllo che parte importante di quel reddito venga reinvestito in opere infrastrutturali dalla società. Domani, tutto il valore creato dall’infrastruttura più remunerativa della Regione sarà indirizzato a coprire il buco creato con la Pedemontana Veneta”.
“Zaia si toglie un pensiero – mette in chiaro Lorenzoni – ma i veneti sono privati di una fonte di reddito e della facoltà di controllo sulla gestione dell’infrastruttura, divenendo coincidenti controllore e controllato. Non è mischiando chi crea e chi distrugge valore che si superano i problemi”.
“No, non è una bella soluzione, è il canto del cigno di un’amministrazione che ha impoverito il Veneto”, chiosa Arturo Lorenzoni.