Incidenti in aumento del 4% nel 2024 rispetto al 2023; 124 quelli con fuga, 170 investimenti di pedone (nel 2023 sono stati 147). L’ incrocio più pericoloso si conferma quello tra viale Colombo e Corso Milano, la strada con maggior numero di incidenti resta Corso Milano. Il dato positivo riguarda i decessi stradali passati da 14 (sono stati 18 nel 2022) a 12, 8 uomini e 4 donne, con un calo del 14,3% e il trend del primo mese del 2025, che registra 105 incidenti, 16 in meno rispetto a gennaio 2024.
E’ stato presentato oggi il bilancio della Polizia Locale con i dati definitivi del 2024: sono stati 1.690 (di cui 1.184 con lesioni di cui 12 mortali tutti con uomini deceduti e 22 feriti in prognosi riservata,1150 feriti e 506 con soli danni ai veicoli) gli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Locale, a cui compete la quasi totalità dei rilievi degli incidenti stradali in città. Il numero è in aumento rispetto agli ultimi 6 anni (nel 2018 furono in numero di poco superiore, ben 1.705). Va ricordato che nel 2012 furono rilevati ben 1.967 incidenti).
Un bilancio che dimostra come in città ci sia ancora troppa utenza che non contribuisce a ridurre i sinistri, con una guida irresponsabile, distratta e alterata. Le nuove norme appena entrate in vigore dovranno essere accompagnate da controlli approfonditi sia sui veicoli che sui conducenti, affinché si possa ridurre di molto la spesa sociale: secondo i dati ISTAT i costi sociali per la città di Verona sono stati, nel solo anno 2024, di euro 104.970.726.
“Rispetto allo scorso anno i decessi sono diminuiti di poche unità, ma restano un numero pur sempre elevato – afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Colpisce il fatto che tra le persone decedute, una sola fosse un automobilista, a conferma che gli utenti deboli restano i pedoni e chi si sposta con altri mezzi propri. Inammissibile l’aumento vertiginoso di chi si dà alla fuga dopo aver procurato un incidente.
Questo dato – aggiunge l’assessora – ci spinge a proseguire l’attività di sensibilizzazione su questo fronte, così come le campagne di comunicazione contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l’assunzione di stupefacenti, vogliamo credere che la diminuzione di questa tipologia di strumenti sia dovuta anche alle numerose iniziative messe in campo e ai progetti di prevenzione che al Polizia locale porta nelle scuole.
Concludo dicendo che i numeri confermano che l’attenzione deve rimanere altissima e che ogni strumentazione che consenta di diminuire questo trend e presentare fra un anno un report migliore è sicuramente ben accetta”.
“Notiamo che le nuove misure introdotte nel Codice della stanno dando dei segnali, tuttavia è necessaria una maggiore responsabilizzazione nei comportamenti. Le principale cause rimangono l’alta velocità, la distrazione e la guida in stato alterato – commenta il comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Un altro dato molto negativo è l’aumento vertiginoso delle fughe, quasi tutte però scoperte dal Nucleo Infortunistica. Per la prima inoltre volta con l’Amministrazione comunale andiamo ad indicare il costo effettivo degli incidenti stradali in un anno, quantificato in 105 milioni di euro, si tratta di un dato terrificante per la collettività e intollerabile per una città come Verona”.
Incidenti stradali, quasi 2mila vetture coinvolte
Le autovetture coinvolte sono state 1.912, i motocicli 481, le biciclette 217 (erano state 238 nel 2023), i ciclomotori 117, i monopattini 97 (erano stati 70 un anno prima), autocarri 177, autobus 41.
Se analizziamo i 12 decessi, 1 era un automobilista, 1 una passeggera di autobus (quello accaduto a Ferragosto a Parona), 5 erano motociclisti (come nel 2023), 1 era un ciclista e ben 4 pedoni, il doppio dell’anno precedente.
Proprio rispetto agli utenti vulnerabili, notiamo un importante aumento del 22% di investimenti di pedoni, passati da 159 a 194, un aumento del 5,6% tra i ciclisti, passati da 303 a 320, un aumento tra i ciclomotoristi passati da 108 a 124, e un aumento del 2% tra i motociclisti passati da 494 a 505.
Per quanto riguarda le età dei coinvolti in incidente il 3,2% aveva meno di 10 anni, 4,7% aveva tra i 10 e i 17 anni, 15,4% tra i 18 e i 24 anni, il 17,9% aveva tra i 25 e i 34 anni, il 23,4% aveva tra i 35 e i 49 anni, il 23,7% tra i 50 e i 56 anni, e il 11,5% oltre i 65 anni. I deceduti avevano in due casi tra i 18 e i 30 anni, in 4 casi tra i 31 e 50 anni e in sei casi oltre 51 anni.
Analizzando il tempo meteorologico con il sereno ci sono stati 1136 sinistri, con tempo nuvoloso 307, con la pioggia 205, con la nebbia 17, con la foschia 18, con sole radente 5.
Incidenti stradali, il bilancio per la e-mobility
Sono stati 94 gli incidenti stradali nei quali sono rimasti coinvolti monopattini elettrici, tutti con feriti, generalmente molto giovani i conducenti, molti dei quali in due sul veicolo, in violazione delle norma attuali, in aumento rispetto ai 67 dell’anno precedente. In sei casi abbiamo anche avuto casi di fuga di monopattinista dopo investimento di pedoni, quattro individuati. Vanno aggiunti 27 sinistri con il coinvolgimento di bici elettriche. In totale si è assistito ad un aumento del 28,1% dei sinistri con mezzi elettrici.
Lo scontro frontale-laterale si conferma l’incidente più frequente (32,31%); seguono i tamponamenti (10,77%) e lo scontro laterale (6,15%), investimenti di pedone e i veicoli in marcia contro i veicoli in sosta (7,69%) in una distribuzione che sostanzialmente ricalca le rilevazioni degli ultimi anni, con minime variazioni.
L’ora più a rischio in città con il più alto numero di sinistri è quello tra le 17 e le 18 con ben 135 incidenti, quello con meno sinistri quello che va dalle 4 alle 5 con venti, anche se spesso sono quelli con le conseguenze più pesanti, mentre il giorno peggiore è il venerdì con 277, quello migliore naturalmente la domenica quando circolano meno veicoli e uffici e scuole sono chiuse con 195.
Per quanto riguarda i luoghi, l’incrocio viale Colombo con corso Milano ha registrato il numero più elevato di incidenti con 10 scontri. Segue via Morgagni/via Torricelli dove ci sono stati 8 incidenti a fronte dei 2 del 2023 e i 14 del 2017. Poi via Fermi con strada La Rizza con 8, via Barana con via Rosa Morando con 7, circonvallazione Oriani con corso Porta Nuova con 6.
Raddoppia il numero di sinistri in tangenziale nord, erano stati 5 nel 2023, sono diventati 10 ne 2024 soprattutto in direzione casello Verona Nord
Le grandi arterie cittadine restano i luoghi dove si verifica il maggior numero di incidenti stradali, con corso Milano ancora al primo posto con 45 sinistri (erano stati 37 un anno prima). Al secondo posto viale Colombo con 30 (26 un anno prima), via Mameli con 29 (34 nel 2023), Tangenziale Sud con 28, viale del Lavoro 26, via dell’Autiere 25, via Fincato 24, via Mantovana con 23.
I comportamenti irregolari restano il fattore determinante nella genesi del sinistro stradale: le violazioni accertate nel 2023 sono state 2.206 a fronte di 1.690 sinistri.
Incapacità di ultimare le manovre in sicurezza e velocità inadeguata alle condizioni della strada o del traffico rappresentano il comportamento sbagliato ancora troppo frequente sanzionato 511 volte (erano state 349 nel 2023). Seguono (anche se sarebbe meglio dire precedono!) le diverse sfumature delle norme sulla precedenza (segnali di dare precedenza e Stop, precedenza a destra durante svolte, manovre, spostamenti sulla carreggiata, immissioni da luoghi privati e precedenza ai pedoni), con 586 casi di mancate precedenze.
Diminuiscono i conducenti sorpresi alla guida in stato d’alterazione da alcol (148 a fronte dei 163 del 2023 e dei 156 del 2022) e diminuiscono il numero di quelli risultati positivi a droghe e/o farmaci (21 contro 31 del 2023) ma qui le difficoltà ad intercettare gli utenti alterati, saranno ora ridotte con le novità della riforma del codice della strada di dicembre 2024, dove basterà certificare la semplice assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope prima di mettersi alla guida.
In aumento vertiginoso il numero di pirati stradali, con ben 124 casi, rispetto ai 101 casi del 2023, ai 32 del 2018 a 68 del 2019: non solo episodi di vera e propria pirateria stradale in caso di incidenti con feriti (fortunatamente nessuno dei quali grave), ma anche rifiuto di scambiare i dati con la controparte o allontanamento dopo aver provocato un danno. Gli effetti delle norme su omicidio stradale e lesioni personali stradali aggravati sono totalmente svaniti.
Secondo i dati ISTAT i costi sociali per la città di Verona sono stati, nel solo anno 2024, di euro 104.970.726:Il costo sociale per ogni persona morta in un incidente stradale è di 1.812.989 euro per 12 decessi;
- Il costo sociale per ogni ferito grave in incidente stradale è di 467.159 euro per 22 feriti in PR;
- Il costo sociale per ogni persona ferita in un incidente stradale è di 45.210 euro per 1.150 feriti;
- Il costo sociale “base” per ogni incidente stradale (da aggiungere a quello di eventuali morti o feriti relativi allo stesso incidente) è di 12.394 euro per 1.690 rilevati.