Inaugurato stamattina il 42° anno accademico dell’Università di Verona. Un addio in grande stile quello del Magnifico rettore dell’Università di Verona Pierfrancesco Nocini che a settembre lascerà il prestigioso incarico che ricopre dal 2019.

Testimonial Roberto Vecchioni, celebre cantautore ma anche professore di lettere, Luca Cordero di Montezemolo, l’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio, Federica Pellegrini, Sara Simeoni e il presidente del Coni Giovanni Malagò. 

Inaugurato il 42° anno accademico, ultimo del rettorato Nocini

Di rigore i ringraziamenti al personale accademico e amministrativo che ha collaborato in questi anni con il Magnifico ed il saluto alle autorità presenti, tra le quali il vescovo, Domenico Pompili, che a sorpresa a portato il messaggio del Papa che ha espresso apprezzamento per l’impegno profuso dall’ateneo veronese, che ha definito “laboratorio di speranza”, per promuovere una cultura inclusiva, aperta e solidale.

Nocini lascia un ateneo più grande e più forte

Nocini ha ricordato tutto quello che è stato realizzato dall’Università con il suo rettorato, che è stato caratterizzato dalla volontà di attuare una proficua collaborazione tra il personale docente, amministrativo e tecnico ma anche con gli studenti e le istituzioni per il progresso di tutto il territorio. Il Magnifico lascia un ateneo con un patrimonio di poco meno di 30 milioni; con 190 corsi di studio, ben 37 in più di quelli che c’erano nel 2020; con 29875 iscritti, con un aumento di 4104 unità.

Ma la sorpresa annunciata e poi svelata alla fine della sua relazione Nocini è il progetto di  realizzare un campus universitario, una grande idea volta a migliorare le strutture e i servizi e realizzabile grazie al mecenatismo di Leonardo Maria Del Vecchio, grande imprenditore veneto illuminato.