Nel girone di andata l’Atalanta ha rifilato 6 gol all’Hellas. Una figuraccia, mitigata solo dal motivo che è una delle squadre più forti del campionato ed anche che il Verona stava attraversando il suo periodo più brutto, quando ancora i giocatori andavano ognuno per conto suo senza aver il barlume di appartenere ad una squadra.

Oggi la situazione è diversa. Ma solo un po’. La ‘Dea’ è sempre fortissima. E’ 3ª in classifica, ha fatto 49 gol e ne ha subiti 26, mentre il Verona ne ha subiti 48 e ne ha segnati 26. Una simmetria tutta a svantaggio dei gialloblu che di punti ne hanno meno della metà, 23.

Atalanta. Un cliente molto difficile

Zanetti si consola perché la posizione di classifica corrisponde al ruolino di marcia per la salvezza che si è prefissato, però l’incontro di domani alle 15 al Bentegodi è una corsa in salita. Ma una salita di quelle molto ripide, anche a considerare l’ultima giornata di squalifica di Duda, elemento indispensabile in regia, e quella di Serdar, altro pezzo da 90 di cui sarà costretto a fare a meno per 5/6 settimane. Un danno non da poco se si considera anche che Belahyane se n’è andato e che Harroui ha finito il campionato per infortunio.

L’Hellas dovrà affidarsi a 2 incognite, i neo acquisti Nasse e Bernede, che manco si conoscono e che se si inseriranno al primo colpo sarebbe una specie di miracolo. 

Ma contro la ‘Dea’, per poter giocare ad armi pari, non potrà che affidarsi ad un’altra dea: quella bendata. Senza un po’ di fortuna fare punti con l’Atalanta, che pure qualche assenza di rilievo ce l’ha, è quasi impossibile.