La polemica sui vaccini scatenata dal Covid ha delle conseguenze negative sulla gestione complessiva della lotta alle malattie infettive. Giusti i sbagliati che siano, i dubbi sui vaccini messi a punto a tempo dio record contro il Covid durante la pandemia, hanno influito negativamente anche sulle altre vaccinazioni.
Così quest’inverno molti, soprattutto anziani, non si sono vaccinati contro l’influenza. Non ci sono ancora i dati precisi, ma la tendenza è questa. Risultato: molte polmoniti hanno riempito gli ospedali a causa delle complicanze della stagionale epidemia influenzale. Sarebbe stato sufficiente fare il vaccino contro l’influenza, che è sicuro e collaudato da decenni, e si sarebbero potuti evitare molti ricoveri e di conseguenza tanti fastidi per i pazienti e loro familiari e altrettante spese che gravano sul sistema sanitario.
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Invece le polemiche sorte attorno ai vaccini per il Covid hanno ingenerato diffidenze e dubbi anche su altri tipi di vaccino che con il Covid non hanno niente a che fare.
Il vaccino per l’influenza è collaudato da decenni
Una delle accuse principali che sono state fatte ai vaccini allestiti durante la pandemia è stata che è mancata la necessaria sperimentazione prima della somministrazione di massa. E’ per questo , sostengono i no-vax, che ci sono stati tanti effetti indesiderati anche gravi.
Cosa molto diversa per altri vaccini, come quello antinfluenzale, che invece sono stati passati al vaglio della sperimentazione secondo i tempi prescritti e nel corso degli anni hanno dimostrato di essere assolutamente efficaci e sicuri.