Malcesine si prepara a celebrare la secolare tradizione del Santo Triduo, espressione della fede popolare cristiana officiata da più di trecento anni e appuntamento molto sentito dalla comunità lacustre. Questo fine settimana, da venerdì 21 a domenica 23 febbraio, la chiesa di Santo Stefano si illuminerà con le 627 candele del Triduo per ritrovare un’intensa spiritualità.
Il Triduo di Malcesine è officiato già prima del 1700 e nasce come rito in suffragio dei defunti, assumendo nel tempo anche una forte connotazione eucaristica. Dopo la Riforma protestante e la Controriforma cattolica, la celebrazione è diventata un’affermazione della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia e un atto di riparazione per le profanazioni del mistero eucaristico. Elemento distintivo della celebrazione è il maestoso Triduo, un’imponente struttura in legno che incornicia il Santo Sacramento, esposto in un ostensorio settecentesco.
L’attuale Triduo venne ricostruito nel 1929 dopo l’incendio che distrusse il precedente, e solo qualche parte di quella più antica è ancora presente e incastonata. Lo stile è neoclassico-barocco arricchito da pitture ad arabeschi e illuminato da 627 candele. Al centro della scenografia, ad oltre 15 metri d’altezza, spicca il Grande Raggio con 212 lampade, mentre in cima troneggia la scritta luminosa Miserere Mei Deus (“Abbi pietà di me, Signore”), invocazione alla penitenza e alla conversione. Ai lati, due dipinti raffigurano le anime del Purgatorio, rievocando l’originaria funzione del Triduo come preghiera di suffragio.
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Le celebrazioni seguite dall’accensione del Triduo
Durante i tre giorni, insieme agli appuntamenti per bambini e ragazzi, verrà celebrata la Santa Messa sempre seguita dall’accensione del Triduo. Venerdì 21 febbraio alle 20:00 a officiare sarà Monsignor Francesco Cavina vescovo emerito di Carpi, con la presentazione dei candidati al Sacramento della Confermazione. Sabato 22 febbraio, Santa Messa alle 18:30 con la partecipazione delle associazioni del territorio e, dopo l’accensione, si terrà un momento di fraternità in Pieve. Infine, domenica 23 febbraio, la Santa Messa sarà sempre alle 18:30 con la presenza delle associazioni del territorio e l’invito aperto a tutti i sindaci del comprensorio.