La Scuola Primaria Silvio Pellico di Lugagnano di Sona ha ospitato un evento dal sapore educativo e ispiratore, inserito nell’ambizioso progetto di Educazione alla Cittadinanza e all’Ambiente promosso dall’Istituto Comprensivo. Le classi Quinte ABC hanno avuto l’opportunità di incontrare il giovane e talentuoso ornitologo, Francesco Barberini, figura di spicco sia a livello nazionale che internazionale per il suo profondo impegno nella tutela degli uccelli selvatici e nella promozione del birdwatching.

Nato nel 2007, Francesco Barberini si è distinto fin dalla giovane età per la sua passione per la natura, che lo ha portato a ricevere, il 12 marzo 2018, il prestigioso riconoscimento di Alfiere della Repubblica Italiana per meriti scientifici e divulgativi, conferito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. La sua attività, che spazia dalla pubblicazione di libri dedicati all’evoluzione dei dinosauri in uccelli alla collaborazione con importanti realtà quali WWF, LIPU, ENPA, EBN, Legambiente, Federparchi, National Geographic, Focus Junior, Fondazione Arca e Parco Natura Viva di Pastrengo sul Garda (VR), rappresenta un modello virtuoso di impegno per un futuro sempre più “green”.

In vista dell’incontro, gli alunni delle classi quinte hanno affrontato un percorso di preparazione che ha spaziato dalla visione di filmati e video, alla lettura di articoli scientifici e riviste specializzate, fino alla realizzazione di ricerche, disegni, mappe e cartelloni. Questo approfondimento ha permesso loro di comprendere appieno il valore della natura e l’importanza della tutela ambientale, rendendo la partecipazione all’evento un’esperienza formativa e indimenticabile.

Durante il suo intervento, tenuto con naturalezza e umiltà nonostante la giovane età, Francesco Barberini ha saputo catturare l’attenzione dei presenti, trasmettendo un messaggio profondo e carico di significato. “Mi piacerebbe diffondere una nuova visione della natura lanciando il messaggio alle nuove e future generazioni che tutte le persone che hanno una passione devono impegnarsi a coltivarla. Come dico sempre: se conosci la natura, la ami, e se la ami la proteggi. Noi dipendiamo dalla natura e se continuiamo a mettere a rischio specie ed ecosistemi, ne risentiremo in futuro. Non si tratta solo di proteggere il pianeta perché la vita continuerà ad andare avanti anche senza di noi ma di custodire la nostra specie per le generazioni future. Siamo creature intelligenti e non dobbiamo mettere la natura in pericolo.” Queste parole hanno sottolineato non solo il valore della conoscenza ambientale, ma anche la necessità di un impegno concreto nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale.

La giornata si è conclusa con gesti simbolici e carichi di sentimento: gli alunni hanno donato a Francesco Barberini un grande girasole, emblema di luce e vita, accompagnato da un elaborato “poster-cartellone”. Quest’ultimo riportava il racconto dell’avvistamento della leggendaria Merla Bianca nei boschi della Lessinia, impreziosito dalle fotografie di Silvio Scandolara, fotografo naturalista dei Monti Veronesi. I bambini, inoltre, hanno realizzato dei mini-libretti contenenti immagini della natura, rappresentazioni degli animali e messaggi personali, in segno di apprezzamento per l’intervento che ha lasciato un’impronta indelebile nei loro cuori.

Le insegnanti delle classi quinte, Maria Luisa Giacomelli e Nicoletta Mazzi, hanno voluto esprimere, con commozione e gratitudine, come l’incontro con Francesco Barberini abbia rappresentato un momento irripetibile di apprendimento e ispirazione, evidenziando lo sguardo, il sorriso e le parole piene di significato del giovane ornitologo. Un’esperienza che ha ribadito l’importanza di coltivare le proprie passioni e di impegnarsi attivamente per la protezione dell’ambiente, affinché le future generazioni possano godere di un pianeta sano e ricco di vita.