L’Ospedale di Borgo Trento si conferma un centro d’eccellenza per la chirurgia vascolare con l’adozione di una nuova tecnologia che rivoluziona il trattamento dell’aneurisma aortico. La struttura veronese è la prima in Veneto e la seconda in Italia a impiegare lo stent di ultimissima generazione BeFlared, un dispositivo che riduce drasticamente la durata dell’intervento chirurgico e migliora l’efficacia della procedura.
Lo stent BeFlared rappresenta una svolta nel trattamento dell’aneurisma dell’aorta toraco-addominale, una grave patologia che colpisce prevalentemente uomini sopra i sessant’anni, spesso in assenza di sintomi evidenti. Questo innovativo stent metallico consente di riparare il vaso sanguigno in modo più rapido e preciso rispetto alle tecnologie precedenti.
L’aspetto rivoluzionario di BeFlared risiede nella sua capacità di adattarsi autonomamente alla struttura vascolare, riducendo la necessità di manovre manuali da parte del chirurgo. Grazie a questa caratteristica, i tempi operatori si dimezzano, passando da circa cinque a due ore.
I vantaggi per i pazienti
L’adozione dello stent di nuova generazione comporta numerosi benefici per i pazienti. La minore durata dell’intervento si traduce in una riduzione dei tempi di anestesia e in un decorso postoperatorio meno impegnativo. Sebbene la procedura rimanga complessa, il carattere mininvasivo dell’intervento assicura una ripresa più rapida e minori rischi di complicanze.
L’impiego di questa tecnologia avanzata richiede una formazione altamente specializzata per l’equipe di Chirurgia Vascolare, la cui età media si aggira intorno ai 40 anni. L’apprendimento delle specifiche manovre per l’uso di BeFlared è fondamentale per garantire il successo dell’operazione.
Dal punto di vista economico, l’innovazione rappresenta un investimento significativo. Il costo di uno stent BeFlared è circa il doppio rispetto a quello tradizionale, portando il costo complessivo per ogni paziente, tra endoprotesi e stent, a circa 40 mila euro. Tuttavia, i vantaggi clinici e la riduzione delle complicanze giustificano ampiamente la spesa.
La nuova tecnologia è stata presentata in una conferenza stampa alla presenza di Callisto Bravi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui) di Verona, del professor Gian Franco Veraldi, direttore dell’UOC di Chirurgia Vascolare, e di un’ampia equipe medica e chirurgica. Durante l’incontro, il professor Veraldi ha sottolineato l’importanza dell’innovazione:
Anche il professor Leonardo Gottin, direttore della Terapia Intensiva Cardio Toraco Vascolare, ha evidenziato il valore della collaborazione tra anestesisti e chirurghi: “La riduzione dello stress chirurgico sul paziente è un elemento chiave per il miglioramento della prognosi. La gestione anestesiologica di questi interventi complessi richiede competenze specifiche e un lavoro di squadra impeccabile.”