(di Gianni Schicchi) Nel cinquantesimo dalla scomparsa, la Fondazione Arena ricorda il grande compositore russo, Dmitrij Šostakovič (1906-1975) con un concerto previsto per venerdì 28 febbraio (ore 20) e sabato 1° marzo (ore 17) al Teatro Filarmonico. Nel secondo appuntamento della sua stagione sinfonica, l’Orchestra areniana sarà diretta dal maestro Dmitri Jurowski per eseguire due capolavori del musicista a lungo perseguitato dal regime stalinista e inediti a Verona: il Secondo concerto per violoncello, dedicato all’amico Mystislav Rostropovič e la Quindicesima Sinfonia,l’ultima della sua produzione che combina sogno, disillusione, squarci grotteschi e ricordi affidati a citazioni di Rossini, Glinka e Wagner. 

Solista d’eccezione il giovane “prodige” del violoncello Ettore Pagano non ancora ventiduenne. Il concerto sarà replicato per la terza volta anche alle 20.45 di domenica 2 marzo al Teatro Salieri di Legnago

Sensibile, introverso, tormentato, Dmitrij Šostakovič seppe raccontare del mondo artistico dell’Unione Sovietica, gli sconvolgimenti storici e le inquietudini del Novecento, con sinfonie, opere liriche, quartetti e composizioni di ogni genere, compresa spesso la musica da film. Stimato dai colleghi di tutto il mondo, fu pubblicamente premiato dal regime sovietico e in realtà sorvegliato speciale anche in patria, costretto a ritirare le proprie opere dalla pubblicazione o dai palcoscenici se ritenute troppo ardite e non conformi ai desideri della politica sovietica. 

I due capolavori programmati da Fondazione Arena, sono eseguiti per la prima volta al Teatro Filarmonico e al Teatro Salieri e costituiscono due vertici della maturità, ormai già oltre il compromesso con la libertà creativa. Il Secondo concerto per violoncello fu eseguito per il sessantesimo compleanno dell’autore dal leggendario virtuoso Mstislav Rostropovič, dedicatario del lavoro e parte attiva nella stesura dell’avvincente parte solistica.

Un lavoro cupo e meditabondo che inizia con un tempo Largo e prosegue con due diversi Allegretto collegati tra loro, che combinano efficaci invenzioni melodiche e timbriche, reminiscenze popolari e la beffarda ironia tipica di Šostakovič. Il violoncellista romano Ettore Pagano è vincitore di numerosi concorsi internazionali e del X Concorso Internazionale “Antonio Salieri” del 2019. Pagano ha tenuto recital nelle sale più prestigiose d’Europa, in Medio Oriente e negli Stati Uniti. 

Con lui ben ottanta professori dell’Orchestra di Fondazione Arena, diretti dall’eclettico maestro Dmitri Jurowskiapprezzato interprete del repertorio di tardo-Ottocento e Novecento, esponente di una celebrata dinastia di musicisti (il nonno Vladimir, compositore di colonne sonore per il cinema, il padre Michail e il fratello Vladimir entrambi direttori), nonché amici e apostoli fra i massimi dell’opera di Šostakovič.

La seconda parte del programma è tutta per la Quindicesima Sinfonia, l’ultima che l’autore scrisse nel 1972 ormai malato e disilluso: un’amarezza che si mescola all’onnipresente ironia e alla tenerezza dei ricordi, con citazioni esplicite dal Guglielmo Tell rossiniano, dal ciclo del Ring wagneriano, da temi degli autori russi che l’avevano preceduto. Apparizioni post-moderne come una summa autobiografica, tra sarcastico distacco e gesti ancora grandiosi, che riecheggiano il mondo sinfonico di Mahler, dove la dimensione epica e tragica convivono con quella quotidiana triviale. Il tutto realizzato da un’orchestrazione ampia e dai colori iridescenti, summa della sapienza compositiva di Šostakovič.

Il programma ha una durata di 80 minuti circa, con un intervalloÈ possibile acquistare nuovi carnet e biglietti singoli per ogni data del Teatro Filarmonico al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni concerto, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati. Per le iniziative di Arena Young, il mondo della scuola potrà accedere alla prima di venerdì 28 febbraio a tariffe agevolate.