“Da dicembre 2019, quando la Commissione europea ha presentato il Green Deal, la Lega lancia l’allarme sul suicidio economico dell’Europa. Dopo anni di indifferenza, ora i nodi vengono al pettine e le recenti preoccupazioni delle nostre imprese, ad iniziare da Aermec, testimoniano quanto la Lega in Europa sia stata facile profeta, per quanto inascoltata. Delocalizzare all’estero perché in Europa non si è competitivi è un segnale drammatico, ma Bruxelles continua a perseverare nell’errore”.

Così Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo e coordinatore dei Patriots nella Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE).

“La Commissione conferma, attraverso il Clean Industrial Deal, che i target del Green Deal non cambieranno, come affermato dallo stesso commissario all’economia Dombrovskis. Mentre l’ambientalismo militante plaude, le nostre imprese fuggono, schiacciate da burocrazia, target insostenibili e costi energetici alle stelle.

Servono maggioranze diverse, sia in Parlamento che in Consiglio: meno ideologismi e più pragmatismo. Il Veneto, terra di lavoro e sacrifici, chiede di essere tutelato. Anche se, al di là della facciata, pare che a Bruxelles non si capisca che la nostra economia sta andando verso il baratro”.