(p.d.) Invece di cogliere l’occasione creata da Trump per fare la pace in Ucraina questa Europa vuole appesantire le sanzioni e proseguire la guerra. Va da sé che se mettesse in atto questa insana idea, lo dovrebbe fare a proprie spese. Cioè a spese nostre. E questo è inaccettabile.

Usa e Russia fanno pace. L’Europa alimenta la guerra

La politica di pace inaugurata dall’amministrazione repubblicana degli Stati Uniti permetterebbe di ripristinare relazioni normali con la Russia; di abolire le sanzioni che ci hanno danneggiato e ci stanno danneggiando dal 2015; di trattare con Mosca il prezzo del gas che già costava 3 volte meno di quello che paghiamo oggi acquistandolo da altri; di abbassare il costo dell’energia e rimettere in moto la nostra economia; e magari, tenendo un comportamento diplomaticamente più avveduto, aver parte nella ricostruzione post-bellica, cosa che attualmente è esclusa visto che i leader europei stanno annunciando di volere la guerra. 

L’Europa continua con le sanzioni e ignora il processo di pace

Oltretutto è strano il loro comportamento. Si fanno convocare urgentemente a Londra assieme a Zrtlensky dal premier di uno stato che con la Brexit è uscito dall’Ue e che, sotto sotto, è anche quello che più ha soffiato sul fuoco della guerra e continua a farlo. 

Dice bene Stefano Valdegamberi, uno che fin dal 2014, ha avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di andare controcorrente, voce libera e fuori dal coro.

«Siamo finiti in una trappola con le nostre stessa mani: prima sanzioni e chiusura dei mercati verso est, ora dazi da ovest. La nostra fiducia cieca all’America e l’incapacità di porci come soggetto politico indipendente tra le due parti ci ha portato a questo. Più volte già anni fa, senza essere ascoltato ma ricevendo solo accuse di putinismo, evidenziai il rischio di finire in questa situazione, sostenendo che le sanzioni avranno un effetto boomerang su di noi».

Ed è quello che sta succedendo. 

Usa e Russia fanno pace. L’Europa alimenta la guerra

«Il conflitto russo-ucraino – continua Valedegamberi- è stato voluto per affossare l’Europa e fare un nuovo muro di Berlino di tipo commerciale, che separi nuovamente l’’Ue dalla Russia. Faceva molto paura la nascita di un mercato eurasiatico dove il know how europeo si coniuga con le materie prime low cost russe».

«La guerra è stata voluta per questo. Così hanno provocato la Russia per farla reagire e quindi creare le condizioni per separarla dall’Europa. La vittima eccellente su cui ricadevano gli effetti della sanzioni siamo noi. L’effetto? L’Ucraina ha comunque perso la guerra, come previsto, e noi abbiamo l’indebitamento fuori controllo, il crollo della produzione industriale, la chiusura delle aziende, il blocco della crescita del Pil».