Verona si prepara a scrivere una pagina nella storia dell’accessibilità con gli interventi sull’Arena in vista delle Paralimpiadi Invernali del 2026. La città scaligera ospiterà la cerimonia di apertura dei Giochi, e i lavori in corso per rendere l’anfiteatro romano più accessibile rappresentano un passo fondamentale verso un’eredità duratura per le persone con disabilità.

Andrew Parsons, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha espresso soddisfazione per i progressi osservati durante la sua visita all’Arena, pur sottolineando che c’è ancora molto da fare. “Ero molto felice di ciò che ho visto oggi e torno a casa con la convinzione che sia possibile rendere accessibile un monumento come l’Arena di Verona. È un grande inizio per le Paralimpiadi e un messaggio importante per tutta l’Italia su ciò che è necessario fare per rendere i Giochi più accessibili”, e conclude “se è possibile rendere accessibile un anfiteatro di oltre duemila anni, allora è possibile farlo ovunque”.

Luca Pancalli, vicepresidente della Fondazione e presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha sottolineato il valore simbolico di questi interventi: “La sfida dell’Arena di Verona non è solo un progetto di accessibilità per un monumento storico. È una sfida iconica: dimostrare che se possiamo farlo qui, possiamo farlo ovunque. Le persone con disabilità affrontano ogni giorno delle ‘Paralimpiadi’ nel superare barriere architettoniche nelle città. Questa sarà una delle eredità più importanti dei Giochi”. Pancalli ha inoltre ricordato che il 2026 segnerà un anno storico per l’Italia, con l’organizzazione congiunta di Olimpiadi e Paralimpiadi, e che i lavori in corso contribuiranno a rendere non solo Verona, ma anche Milano, Trento, Bolzano e altre città più inclusive e accoglienti.

Anche Andrea Varnier, amministratore delegato di Milano Cortina 2026, ha ribadito l’importanza di Verona nel contesto dei Giochi: “Oggi abbiamo compiuto un passo importantissimo. Verona avrà un ruolo centrale nelle Paralimpiadi, ospitando la cerimonia di apertura, ma anche nella chiusura delle Olimpiadi. La trasformazione dell’Arena in un luogo accessibile sarà un’eredità preziosa per la città e un simbolo di ciò che si può realizzare con i grandi eventi”. Varnier ha poi parlato della vendita dei biglietti per i Giochi, rassicurando sul buon andamento delle prevendite e sottolineando che ad aprile inizierà la vendita libera, quando anche gli appassionati delle cerimonie si avvicineranno maggiormente all’evento.

I lavori di accessibilità in Arena e in città sono al centro del progetto. Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico, ha illustrato le principali tappe della roadmap: “A novembre e dicembre lavoreremo all’interno dell’Arena, con la realizzazione di passerelle accessibili. Nel frattempo, partiranno anche i lavori sulle principali arterie stradali per garantire percorsi sicuri e privi di barriere per le persone con disabilità”. Un altro tema centrale è la realizzazione di un ascensore trasparente per agevolare gli spostamenti all’interno del monumento, nel rispetto del contesto storico: “Sarà posizionato nell’arcovolo 65 e stiamo studiando la soluzione migliore per integrarlo armoniosamente”.

Il sindaco Damiano Tommasi, ha accolto con entusiasmo la visita delle delegazioni internazionali, sottolineando il valore della sfida che attende la città: “Lo sport ha il potere di trasmettere messaggi fortissimi. Le Paralimpiadi non sono solo un evento sportivo, ma anche culturale e sociale. È una grande responsabilità, perché ci sono tempi e lavori da rispettare, ma se questa è la sfida, è un piacere affrontarla. Le Paralimpiadi rappresentano un’opportunità straordinaria per Verona. – conclude Tommasi – Oltre a rafforzare il nostro ruolo internazionale, dobbiamo essere all’altezza di chi viene a visitare la nostra città e si aspetta di trovare un luogo accessibile e accogliente”.

L’Arena di Verona si appresta a diventare non solo il cuore delle Paralimpiadi 2026, ma anche un simbolo di accessibilità per tutta Italia. Gli interventi in corso non sono solo un adeguamento funzionale, rappresentano un cambiamento culturale, dimostrando che l’inclusione deve essere un valore imprescindibile nella società.