4 adulti italiani su 10 pesano più del dovuto, 3 sono in sovrappeso ed 1 è obeso. L’eccesso ponderale è più frequente nel Sud, ma la differenza con il Nord è in diminuzione rispetto a 15 anni fa. I dati sono dell’Istituto Superiore di Sanità.
Molte persone che sono in sovrappeso, se non intervengono cambiando lo stile di vita, possono andare verso l’obesità e quindi a un maggior rischio di malattie croniche come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2, alcuni tipi di cancro, problemi articolari che riducono la durata della vita e ne peggiorano la qualità.
I dati riferiti al biennio 2022-2023 relativi al rapporto peso/altezza della popolazione fra i 18 ed i 69 anni portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale; 3 sono in sovrappeso (con un indice di massa corporea – IMC – compreso fra 25 e 29,9) e 1 è addirittura obeso (IMC ≥30).
L’eccesso ponderale è più frequente fra gli uomini (52%) rispetto alle donne (34%); fra le persone con difficoltà economiche (52%) e fra le persone con un basso livello di istruzione (63%).
L’eccesso ponderale infine aumenta con l’età ma diventa una condizione meno frequente superati i 75 anni, come mostrano i dati di Passi d’Argento sugli over 65 perchè l’indice di massa corporea è soggetto a variazioni correlate a fattori biologici e patologici, per cui dopo questa età aumenta progressivamente la quota di persone che perdono peso indipendentemente dalla loro volontà. Così se l’eccesso ponderale riguarda il 27% dei 18-34enni sale progressivamente al 53% dopo i 50 anni e raggiunge il 58% fra i 65-74enni, per ridursi progressivamente dopo i 75 anni fino al 46% fra gli over 85enni.
Italiani del Sud più grassi di quelli del Nord
Molise, Campania, Basilicata e Puglia continuano a detenere il primato della quota più alta di persone in eccesso di peso, sfiorando la metà della popolazione residente.
Tuttavia se storicamente la quota di persone in eccesso ponderale resta più frequente nelle Regioni meridionali, oggi il gradiente geografico fra Nord e Sud si è leggermente ridotto rispetto a 15 anni fa, come risultato di un lento, modesto ma continuo aumento dell’obesità nelle Regioni settentrionali.
I medici non danno abbastanza importanza al problema. Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso. L’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso.
Il ruolo del medico invece è molto importante perché, quando il consiglio di mettersi a dieta arriva da un operatore sanitario chi lo riceve è incoraggiato a metterlo in pratica. Infatti la quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore fra coloro che hanno ricevuto il consiglio medico rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% vs 17%).
L’attenzione dei sanitari a questo problema è più scarsa proprio dove ce ne sarebbe più bisogno, come per esempio nelle Regioni meridionali. Ancora meno frequente è il consiglio medico di praticare attività fisica per le persone in eccesso ponderale.