Una revisione dei contributi che i concessionari delle cave versano ai Comuni potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per rafforzare le attività di difesa e tutela del territorio. Su questo tema interviene Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale con l’obiettivo di valutare la possibilità di rivedere i contributi di concessione per l’attività estrattiva.

“Provenendo da un territorio come quello veronese, conosco bene il tema – afferma Rigo – e gli stessi amministratori locali mi hanno più volte coinvolto sull’argomento. Con questa mozione voglio farmi portavoce delle loro istanze, proponendo un aggiornamento del sistema contributivo che tenga conto dei costi ambientali, dei benefici economici, delle migliori pratiche nazionali ed europee e dei necessari adeguamenti normativi”.

Attualmente, la normativa prevede che i concessionari versino ai Comuni un contributo calcolato in base alla tipologia e alla quantità di materiale estratto e industrialmente utilizzato nell’anno precedente. Qualora più Comuni siano coinvolti nell’attività estrattiva, le risorse vengono ripartite in proporzione ai volumi estratti nel territorio di ciascuna amministrazione.

Si tratta di risorse di fondamentale importanza per le amministrazioni locali, che grazie a questi fondi possono investire nella tutela ambientale, prevenire danni al territorio, contrastare eventuali irregolarità, oltre a ripristinare aree degradate, sviluppare infrastrutture, sostenere progetti di ricerca e migliorare la viabilità per ridurre l’impatto del traffico pesante legato alle attività estrattive.

“L’obiettivo è trovare un equilibrio tra le esigenze del settore estrattivo, che riveste un ruolo cruciale per l’economia, in particolare per l’edilizia e le infrastrutture, e la necessità di tutelare un territorio fragile e bisognoso di attenzioni”, conclude Filippo Rigo.