( p.d.) Si è spento nel pomeriggio di oggi Giuseppe Puntin, Beppino per gli amici, a causa di un tumore contro il quale stava combattendo da qualche anno. Il decesso è avvenuto all’ospedale di Padova dove si era sottoposto ad un intervento chirurgico.

Personaggio di spicco della sanità italiana, veneta e veronese in particolare era nato 84 anni fa a S.Ambrogio Valpolicella, ma è sempre vissuto a Bardolino. Semplice ragioniere, assunto come contabile alla clinica Pederzoli di Peschiera, con una capacità al di fuori del comune, grandi doti organizzative ed una visione della sanità che andava ben oltre le dimensioni della struttura sanitaria che in breve è andato a dirigere, Puntin è stato l’artefice dello sviluppo della piccola clinica di provincia in uno degli ospedali privati accreditati e convenzionati più importanti d’Italia, facendone un pilastro insostituibile della sanità veronese.

Punto di riferimento della sanità privata italiana è stato presidente dell’Aiop veneta. E’ merito suo se l’Ospedale Pederzoli può vantare molte eccellenze nazionali ed è tutt’ora in continuo sviluppo.

Solo da un paio di mesi si era dimesso da amministratore delegato del Pederzoli ed è stato sostituito da Domenico Mantoan.

La morte di Giuseppe Puntin. La sanità veronese è in lutto

Un episodio rivelatore della personalità di Beppino Puntin

Nonostante la sua grande competenza ed i successi ottenuti Puntin ha sempre mantenuto un atteggiamento umile. Ricordo un episodio che illustra meglio di tante parole le sua qualità umane e professionali. Era il 1998 e l’on. Remo Andreoli, noto proctologo, mi aveva messo in contatto con l’Università americana di Pittsburg che aveva intenzione di investire nel veronese in termini di capitali e collaborazione scientifica. Per questo la delegazione americana, dopo aver visitato alcune strutture ospedaliere per valutarne l’idoneità al progetto, si era recata anche alla Pederzoli, dove chiesero di vedere le sale operatorie. Guidati da Puntin fecero una minuziosa ispezione e riamasero entusiasti. Soprattutto dei materiali e del modo in cui erano stati fatti i tavoli operatori. Chiesero quale industria li avesse fatti. Giuseppe Puntin, candidamente e con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto, disse loro che li aveva fatti costruire da un artigiano della zona specializzato nel costruire i banchi delle gelaterie. Gli americani rimasero stupefatti, oltre che dall’organizzazione della clinica, anche dalla sua inventiva e dichiararono che se avessero deciso di venire in Italia avrebbero scelto senza alcun dubbio l’ospedale di Peschiera.

Il prof. Vittorio Pederzoli, presidente dell’Ospedale Pederzoli: “Non ci sono parole per descrivere il dispiacere che provo in questo momento.
A nome di tutto l’Ospedale esprimo le più sentite condoglianze a Francesca e a tutta la famiglia del Rag. Giuseppe Puntin. Giuseppe ha accompagnato la nostra famiglia negli ultimi 43 anni di lavoro ed è soprattutto grazie a lui se l’Ospedale Pederzoli è diventato un punto di riferimento per i tanti cittadini di questo territorio.
Oggi ci sentiamo tutti un po’ più soli”.