Viene inaugurato venerdì 21 marzo, nella Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, la 44esima edizione di CINELÀ 2025 FESTIVAL DI CINEMA AFRICANO E OLTRE con il suo primo step, la sezione oramai storica Viaggiatori&Migranti nata nel 2010 e dedicata alle tematiche migratorie.
La rassegna, con la proiezione di quattro film durante altrettante serate, si inserisce nel più ampio contesto della XXI Settimana internazionale di azione contro il razzismo indetta dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, che coinvolge diverse associazioni in tutta Italia, impegnate in un fitto calendario di iniziative di informazione e sensibilizzazione, dirette al contrasto delle discriminazioni su base etnica, anche in ottica intersezionale, attraverso l’educazione, la cultura, le arti e lo sport.
Anche a Verona e provincia saranno più di 30 gli eventi organizzati sul territorio e pubblicizzati in un Cartellone patrocinato dal Comune di Verona con lo slogan “Comprendi. Smantella. Ricostruisci”. Viaggiatori&Migranti inizia quindi venerdì 21 marzo nell’anniversario della storica data promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a ricordo del massacro di 69 persone manifestanti perpetrato dalla polizia sudafricana nel 1960, a Sharpeville.
Nella nuova location in cui si è trasferito il Festival, il Cinema Teatro San Massimo, i co-direttori artistici Giusy Buemi e Stefano Gaiga e vari ospiti, interverranno dopo la visione dei film per un approfondimento sulle tematiche emerse. Il primo film che apre la sezione il 21, BYE BYE TIBÉRIADE di Lina Soualem, ha solcato gli schermi dei più importanti festival cinematografici dopo l’anteprima mondiale all’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Giornate degli Autori, e ci porta in Palestina, attraverso i luoghi e i ricordi di quattro generazioni di donne. Ospite della serata: Giuseppe Acconcia, giornalista e ricercatore dell’Università degli Studi di Padova, specializzato in Medio Oriente.
Si prosegue con il secondo film sabato 22 marzo, LA TÊTE FROIDE di Stéphane Marchetti, che dopo aver girato documentari su Gaza e sui rifugiati di Calais, si dedica alla fiction raccontando comunque un’altra storia di migrazione. Ambientato in esterno, sulle Alpi in inverno, il film corre sul filo del thriller, tratteggiando due storie di solitudini, sogni e speranze. Ad accompagnare il dibattito in sala alcuni rappresentanti dell’Associazione One Bridge To-
Domenica 23 marzo, NON DIRMI CHE HAI PAURA di Yasemin Samdereli porterà gli spettatori nella Mogadiscio della guerra civile per raccontare, attraverso la storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a 17 anni ha rappresentato la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino correndo senza velo, il coraggio di una giovane ragazza e la sfida ad un regime violento e autoritario. In dialogo con il pubblico sarà presente in sala Giuseppe Cavallini, giornalista e direttore della rivista comboniana “Nigrizia”.
A chiudere la rassegna, lunedì 24 marzo, sarà il lungometraggio ANYWHERE ANYTIME, debutto alla regia di Milad Tangshir e vincitore del Premio Luciano Sovena per la Miglior Produzione Indipendente. Un moderno Ladri di biciclette che racconta, nella Torino dei giorni nostri, il tentativo di sopravvivenza di un giovane immigrato clandestino a cui, dopo essere stato licenziato, verrà
rubata la bicicletta per lui risorsa indispensabile.