Al carcere di Montorio si sono suicidati 2 detenuti nel giro di 2 giorni. Dall’inizio dell’anno i suicidi nelle carceri italiane sono stati 19. Nel 2024 sono stati 83, di cui 9 in Veneto, ma potrebbero essere stati anche più di 100 visto che per 20 deceduti non ne è stata accertata la causa. Quasi la metà non ha riguardato condannati, ma persone in custodia cautelare, quindi giuridicamente ‘innocenti’. Sempre nello stesso anno si sono uccisi 4 agenti di custodia. La causa riconosciuta è il sovraffollamento

Montorio era stato costruito per 335 persone ma ne ‘ospita’ 589, quasi il doppio. La convivenza in spazi ristretti di persone stressate e private della libertà il più delle volte è all’origine della scelta di togliersi la vita. Oltretutto l’Italia è anche stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la condizione del suo sistema carcerario.

Ancora 2 suicidi a Montorio. Il sovraffollamento va risolto

Diventa quindi urgente risolvere questo problema. Una soluzione era stata indicata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, poco dopo il suo insediamento a capo del ministero competente. Con molta semplicità e spirito pragmatico aveva individuato in molte caserme dismesse la possibile sede dove dislocare una parte dei detenuti in modo da diminuire l’affollamento delle case circondariali.

Svuotare le carceri utilizzando caserme dismesse. Una buona idea rimasta nel cassetto

Verona in particolare di queste strutture militari dismesse ne ha diverse. Prima fra tutte ‘il Campone’, il vecchio carcere sito in via del Fante, che a sua volta era stato una caserma riconvertita a prigione. Tra l’altro adiacente il Tribunale, cosa che risolverebbe anche dei problemi logistici negli spostamenti dei detenuti quando vanno a processo. Però non se n’è fatto più niente. Nè se n’è più sentito parlare. Misteri della politica. 

Ci troviamo così a più della metà della legislatura e del mandato di Nordio con lo stesso problema che il ministro aveva individuato, per di più aggravato da altre morti. 

Ancora 2 suicidi a Montorio. Il sovraffollamento va risolto

E’ chiaro che ormai è impossibile percorrere la strada della riconversione delle caserme per risolvere il problema del sovraffollamento. Se ne parlerà ormai nella prossima legislatura, anche se l’idea di Nordio, che è ottima, potrebbe già essere sviluppata adesso in modo che possa realizzarsi nel concreto nel giro di 2/3anni. 

E intanto?

A mali estremi, estremi rimedi, dice qualcuno. Tradotto: il governo faccia subito un indulto in modo da scaricare le carceri di un certo numero di detenuti, ovviamente per i reati meno gravi. L’indulto, a differenza dell’amnistia, cancella la pena, non il reato. Oppure, visto che gran parte dei carcerati sono stranieri, si potrebbero mandare a scontare la pena nel loro paese. Fatto sta che così non può continuare e qualcosa bisogna pur fare.