Entra nel vivo anche nel territorio veronese la fase realizzativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Molti gli interventi finanziati, grazie alle risorse europee, anche nella provincia scaligera, con rilevanti investimenti nei settori della sanità e dell’istruzione.
Ed è proprio quest’ultimo l’ambito nel quale il Comune di Soave sta operando in questi mesi, attraverso la realizzazione di un polo per l’infanzia nuovo di zecca, la cui struttura, in fase di cantiere, è stata visitata nella giornata di ieri dal presidente del Veneto Luca Zaia, accompagnato dal sindaco Matteo Pressi.
Un’opera estremamente importante per la cittadina murata dell’est veronese, da tempo alle prese con la necessità di dotarsi di un asilo e di una scuola materna più ampi, visto anche il lento ma costante aumento della popolazione, e più in generale di una struttura più sicura sotto il profilo antisismico.
Necessità che saranno quindi soddisfatte dal nuovo polo che sta sorgendo in via Salieri, all’interno del tessuto urbano di Soave, grazie ad uno stanziamento di oltre 5 milioni di euro ottenuto dal Comune nell’ambito del Piano promosso dall’UE.
Un’opera all’avanguardia, come ha sottolineato anche dal governatore Zaia nel corso della visita, secondo il quale: «Questa struttura è una delle più ampie in corso di costruzione nel territorio regionale con riferimento alla categoria dei poli per l’infanzia. E’ un’opera che siamo abituati a vedere nelle grandi città e per questo mi complimento con il vostro sindaco per aver ottenuto e i fondi e per essere riuscito, come vediamo oggi, a metterli a terra. E’ una struttura completamente antisismica e con la migliore classe energetica realizzabile con le tecnologie di oggi. Aspetti estremamente importanti al giorno d’oggi».
Un occhio all’ambiente e uno alla sicurezza, come conferma anche il sindaco di Soave, Matteo Pressi, che precisa: «Non solo questa struttura sarà l’edificio più resistente ai terremoti di tutto il nostro Comune, ma proprio in virtù di questa caratteristica è stata progettata anche per essere utilizzata come edificio strategico e centro di coordinamento dei soccorsi in caso di calamità naturali».
La nuova scuola, con una superficie di oltre duemila metri quadri, sarà in grado di ospitare 50 bambini in più rispetto agli attuali, passando da 200 a 250 alunni, dando quindi la possibilità ad ulteriori famiglie di accedere a questo servizio, grazie anche al sostegno finanziario del Comune e della Regione, come ricorda Zaia: «Ogni anno la Regione finanzia, assieme ai Comuni, le scuole paritarie come questa allo scopo di calmierare i costi a carico delle famiglie. Gli enti territoriali, in questo senso, suppliscono alla mancanza dello Stato e alla carenza di scuole dell’infanzia pubbliche che purtroppo si riscontra in Veneto».
Il cantiere, già in fase avanzata, dovrebbe concludersi nell’ottobre di quest’anno. Successivamente, il Comune procederà all’acquisto degli arredi e alle ultime finiture nelle aree esterne così da poter mettere in funzione la scuola a partire dall’anno scolastico 2026-2027, come prescritto nel PNRR.
«Ad oggi – conclude il sindaco – viaggiamo con qualche settimana di anticipo sul cronoprogramma dei lavori. Questo ci fa ben sperare rispetto al raggiungimento dell’obbiettivo finale, anche laddove dovesse emergere qualche problema dell’ultimo minuto».