Gigi Pisa e Barbara Tosi, rispettivamente capogruppo di Forza Italia e di Verona per Tosi chiedono che vengano riaperte senza nessun indugio le finestre che dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 consentivano di accedere alla Ztl. 

«La richiesta – precisa Pisa- la facciamo direttamente al sindaco, perché è lui che deve prendere in mano la situazione, vista la sua gravità. Con l’assessore alla mobilità è inutile parlare dato che lui segue il suo disegno e non ascolta nessuno».

I due consiglieri comunali sono arrivati a rivolgersi a Damiano Tommasi perché la decisione dell’attuale giunta di chiudere completamente la Ztl sta arrecando danni enormi.

Molte attività commerciali sono costrette ad abbassare le saracinesche ed i locali che abbandonano restano vuoti. La causa è il brusco calo del fatturato perché quelli che erano i loro clienti non arrivano più nel cuore di Verona. Ciò ne sta causando la desertificazione che, osserva Barbara Tosi, « aggrava la situazione della sicurezza dei cittadini che non è più una sensazione, ma uno stato reale». E’ notorio che se viene a mancare il controllo sociale offerto dalla presenza della gente, i delinquenti vanno a nozze.

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Ma le ricadute negative della chiusura completa del centro sono anche altre.

Pisa ricorda che «è soprattutto Borgo Trento a soffrirne. Chi deve andare nella Ztl parcheggia l’auto nelle strade del quartiere, dove trovare uno stallo libero è diventato un grosso problema. I residenti non ne possono più. Non è quindi un problema sono del centro storico ma di tutti i quartieri limitrofi alla Ztl che sono diventati dei parcheggi».

Anche i commercianti del centro molto preoccupati

A sostenere le richieste dei due consiglieri tosiani una delegazione della Corporazione degli esercenti del Centro presieduta da Tiziano Meglioranzi. I commercianti presenti hanno fatto notare che il crollo dei fatturati sta provocando inevitabilmente dei licenziamenti che vanno a toccare diverse famiglie. E smentiscono anche la giustificazione dell’amministrazione comunale che sostiene che il calo è dovuto ad una crisi generale.

«Non è vero!- ha esclamato un commerciante presente alla conferenza stampa tenuta nella sala Delaini del Municipio-. Io ho 4 negozi che vendono gli stessi articoli e lo stesso brand: 3 in centro storico e uno all’Adige. Ebbene, mentre quello situato nel centro commerciale ha avuto un aumento degli incassi del 6%, quelli siti nella Ztl hanno subito un calo tra il 20 e il 30%, a dimostrazione che la causa è legata alla chiusura delle ‘finestre’.».