Il 2 luglio 1940 un sommergibile tedesco attaccò ed affondò una nave mercantile, l’Arandora Star, battente bandiera inglese nell’Atlantico settentrionale. L’Arandora Star – che non alzava le insegne della Croce Rossa – portava in Canada un “carico” particolare: millecinquecento internati civili italiani oltre a prigionieri di guerra tedeschi. La nave non raggiunse mai il Canada e colò a picco vicino al capo di Bloody Foreland, tra la Scozia e l’Irlanda. Tra le vittime, oltre alle centinaia di italiani innocenti, vi erano anche giovanissimi ragazzi ebrei rifugiatisi in Inghilterra con il programma Kindertransport, ebrei adulti, italiani e tedeschi. Qualche esempio: lo speaker di Radio Londra, Uberto Limentani e l’antifascista Decio Anzani, segretario della Lega dei diritti umani. in fondo al mare finirono 800 persone.

Di quell’affondamento – non il primo e purtroppo nemmeno l’ultimo che coinvolse prigionieri italiani – si sono perse le tracce per anni: una tragedia dimenticata, un piccolo tributo al grande caos e alle innumerevoli tragedie di quegli anni, sebbene colpisca il destino di civili italiani la cui unica colpa stava nel risiedere, lavorare ed aver trovato asilo nel Regno Unito: un Paese diventato ostile dopo l’adunata oceanica davanti a Palazzo Venezia ed alla dichiarazione di guerra del 10 giugno. Tempo un mese e gli Italiani d’Inghilterra – diventati d’un colpo popolazione nemica – vennero internati e deportati.

A recuperare oggi questa memoria c’è Chiara Clini, parmense, erede di uno degli scomparsi dell’Arandora Star, sceneggiatrice ed attrice al suo primo romanzo. Un debutto coraggioso, una storia drammaticamente vissuta attraverso il profilo di tre personaggi che vengono catapultati in una vicenda enorme, in un meccanismo di costruzione dell’odio verso il nemico. C’è un titolo, sul Daily Telegraph che dà l’annuncio dell’affondamento così: “Affondato da un U-Boot l’Arandora Star. 1500 italiani e nazi nel panico“. Nemmeno un briciolo di compassione per gli 800 morti annegati. Ecco, quel periodo storico fa da sfondo al romanzo di Chiara Clini – “L’Ultima Crociera“, edito da Piemme, pag 368 – che verrà raccontato direttamente dall’autrice venerdì prossimo, 28 marzo, alle ore 18,30, alla Libreria Pagina 12 in Corte Sgarzerie assieme a Susanna Bissoli.

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