(di Paolo Danieli) Fate la guerra, non l’amore. E’ arrivato il contrordine. Dall’alto. Ha sorpreso tutti. Ma ancora nessuno reagisce.
Che combinazione! Proprio nel momento in cui Ursula von der Leyen lancia l’idea di riarmare l’Ue con una spesa di 800 miliardi, ecco ricomparire sulla scena Mario Draghi, l’uomo della finanza, quello che sa come tirarli fuori dalle tasche degli europei.
Già, perché il piano di riarmo per rivitalizzare l’industria franco-tedesca ha bisogno del supporto della cupola finanziaria e del migliore dei suoi tecnocrati.
Per indorare la pillola dicono che gli 800 miliardi sono un prestito, che si pagherà molto in là. Ma i soldi, prima o poi dovranno prenderli da qualche parte.
E allora ecco bell’e pronto il piano dell’oligarchia di Bruxelles. Oligarchia, perché il regime che detiene il potere in Europa non è certo democrazia.
Il primo passo è stato quello di creare il nemico. Niente di più facile dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina. Poco importa che fossero 8 anni che Kiev bombardava le popolazioni russofone del Donbass. L’occasione era perfetta. Subito il mainstream mediatico ha iniziato a battere la grancassa che i russi, una volta conquistata l’Ucraina, avrebbero invaso tutta l’Europa e che ce li saremo trovati sotto casa.
Era il secondo passaggio: dopo la creazione del nemico, quella del pericolo e quindi della paura, sotto la cui spinta si possono ottenere i risultati voluti.
Ed è giocando sulla paura, sapientemente alimentata ogni giorno, che sono arrivati a imporre il contrario di quello che per decenni è stato il mantra della cultura occidentale: fate la guerra, non l’amore!
L’Europa che pensa a fare la guerra
L’inversione a U della politica europea è stata una manovra improvvisa quanto spericolata. Ma sono riusciti a farla passare quasi come ordinaria amministrazione. Potenza del mainstream. Ma il riarmo è tutt’altro che ordinaria amministrazione. E non solo per la sua valenza truffaldina. Ci vorrebbero dare da intendere che abbiamo il culo scoperto. Ma la Nato mica è stata sciolta! Il che significa che se un membro dell’alleanza viene attaccato, gli altri, Usa compresi, hanno il dovere di intervenire a difesa. Piccolo particolare che nessuno ricorda.
Ma spendere 800 miliardi per il riarmo è tutt’altro che ordinaria amministrazione. E’ qualcosa di eccezionale anche dal punto di vista finanziario.
Ed ecco allora che entrano in gioco i prestigiatori della moneta, i demiurgi dell’economia finanziaria, i creatori di denaro dal nulla, nuovi dei di una società il cui materialismo fa impallidire quello del vecchio Karl Marx. 800 miliardi loro li tirano fuori. Ovviamente a prestito. Ma da bravi banchieri hanno bisogno delle garanzie.
E chi gliele dà? Ursula & soci hanno già pensato anche a questo. Semplice! I risparmi dei cittadini europei ammontano a diverse migliaia di miliardi, forse 10 mila, 2 mila dei quali di noi italiani, noto popolo di risparmiatori.
La garanzia richiesta è bell’e pronta nelle banche. I nostri conti correnti, i bancomat, le carte di credito, e i prodotti finanziari sono già nelle loro mani. All’occorrenza basta un click e l’esproprio è un gioco da ragazzi. La lotta al contante è parte di un disegno che viene da lontano.
Già perché se teoricamente i soldi che risparmiamo sono nostri, in realtà non sono nella nostra disponibilità. La crisi della Grecia è un esempio chiaro. Ai greci dal 2015 per anni è stato permesso di prelevare non più di 60 euro al giorno per conto corrente. A dimostrazione che la proprietà del denaro diventa teorica se non ne hai la disponibilità. Cosa molto pericolosa per le libertà personali. Ma anche uno strumento di controllo molto potente per chi detiene il potere.
Parlano tanto che le armi che vogliono comprare servono per difendere la democrazia. Quale? Chiedete in giro ai vostri amici, parenti e conoscenti se sono d’accordo di spendere 800 miliardi per il riarmo, se si sentono minacciati dalla Russia, se andrebbero a combattere una guerra decisa dalla Commissione europea che non ha eletto nessuno e che decide il bello e il cattivo tempo sulle nostre vite e su quelle dei nostri figli. Io non ne ho trovato neanche uno.