“Il personale delle cucine Agec è penalizzato”, denuncia Stefano Gottardi, Segretario Generale Uil Fpl. “Per garantire loro il diritto alla sorveglianza sanitaria, ci siamo rivolti allo Spisal di Verona.”
Insieme alle altre organizzazioni sindacali e alla Rsu, Uil Fpl è determinata a proseguire la mobilitazione fino a ottenere il riconoscimento della sorveglianza sanitaria, un diritto fondamentale che da anni non viene più garantito al personale Agec.
“Si tratta di una disparità di trattamento inaccettabile”, sottolinea Marco Bognin, Segretario Organizzativo Uil Fpl. “Gli operatori delle società in appalto, che lavorano nelle stesse cucine e nelle medesime condizioni, continuano a ricevere la sorveglianza sanitaria, mentre i dipendenti AGEC ne sono esclusi. È una scelta aziendale incomprensibile.”
Oltre a questa problematica, cresce la preoccupazione per il progressivo ricorso agli appalti, una tendenza che sembra confermare la volontà del cda di esternalizzare il servizio in futuro.
Nessuna nuova assunzione è stata annunciata fino a fine 2026, alimentando l’incertezza sul destino delle cucine Agec. Il rischio concreto è la perdita di un’eccellenza veronese, che ha sempre garantito servizi di qualità alle famiglie del territorio.
“Denunciamo il trattamento ingiusto riservato ai lavoratori delle cucine AGEC”, conclude Gottardi. “Sono considerati dipendenti di serie B, con meno diritti rispetto al personale in appalto. Inoltre, il rinnovo contrattuale nazionale è del tutto insufficiente: un aumento del 6%, a fronte di un’inflazione Istat del 17%. Un’offerta irricevibile, che abbiamo deciso di respingere.”
La Uil continuerà la sua battaglia per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire un servizio pubblico di qualità.