Le elezioni sindacali nello stabilimento Aptuit di Verona. Eletti tutti i candidati dell’Ugl, la cui rappresentanza sale da 3 a 4 delegati nella Rsu e di 2 nella Rlssa su 5 disponibili.
Sono stati eletti come Rsu Emanuele Vannoli, Francesco Rossignolo, Alessia Guidi e Achille Monfreda. Inoltre, Francesco Rossignolo e Emanuele Vannoli ricopriranno anche il ruolo di Rlssa, confermando il loro impegno a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un segnale forte, che arriva da uno dei centri più rilevanti per la ricerca farmaceutica in Italia.
Aptuit, con circa 900 addetti nella sede veronese, a seguito del piano attuato nell’ultimo quadrimestre 2024, rappresenta un presidio di eccellenza scientifica e industriale. Aver ottenuto il 22,6% dei consensi, testimonia la fiducia concreta dei lavoratori verso l’Ugl.
“Questo risultato è motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità – afferma Eliseo Fiorin, Segretario Nazionale Ugl Chimici –. I lavoratori ci chiedono rappresentanza vera, proposte concrete, capacità di leggere le trasformazioni del settore. Il voto in Aptuit ci conferma che siamo sulla strada giusta”.
Un riconoscimento che arriva dopo un lungo percorso costruito nel tempo, fatto di presenza costante in azienda e dialogo con le persone. “È la dimostrazione che il lavoro di squadra funziona – aggiunge Alberto Pietropoli, della Segreteria Nazionale e Segretario Ugl Verona-. Aver eletto tutti i nostri delegati è una soddisfazione enorme. Ma è anche uno stimolo a continuare, a rappresentare con determinazione i bisogni e le aspettative di chi opera in un settore strategico come quello della ricerca”.
Il risultato elettorale si inserisce in un quadro più ampio. Solo poche settimane fa, proprio a Verona, l’Ugl Chimici ha partecipato a un tavolo con istituzioni, imprese e realtà del mondo scientifico per affrontare le sfide normative e industriali della ricerca farmaceutica in Italia. Un incontro importante, che ha ribadito la necessità di una rete forte, fatta di alleanze tra sindacato, aziende e istituzioni, per sostenere un settore che rappresenta non solo il futuro dell’industria, ma anche una leva fondamentale per la salute pubblica e la competitività del Paese. In questo contesto, il successo alle elezioni assume un significato ancora più profondo: è il segnale che la strategia che stiamo portando avanti è condivisa e sentita. Ed è la migliore premessa per affrontare con forza e coerenza il prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore farmaceutico, che partirà il 2 aprile.