Borchia, europarlamentare e segretario veronese della Lega commenta così l’assemblea regionale pre-congressuale di Padova. Secondo il capo delegazione del carroccio a Bruxelles il messaggio che ne esce sul livello internazionale è chiaro: l’“Europa è da rifondare”.
“Se si applica flessibilità di bilancio per armi e munizioni e non per stipendi, pensioni e investimenti, per quanto mi riguarda lo spirito dei padri fondatori è tradito”.
Una posizione molto chiara, che non lasca spazio a dubbi circa la posizione della Lega sul riarmo voluto dalla von der Leyen e da Macron. Una posizione che marca il distinguo all’interno della maggioranza di governo, dove Salvini, vicepremier, è su posizioni nettamente contrarie ad un impegno militare dell’Italia in Ucraina ed a sostegno della politica americana di pace intrapresa da Trump.
La Lega contro la Commissione europea
Borchia poi attacca la politica della Commissione europea che accusa“di gestione arrogante e miope del potere” e di “consociativismo tra popolari e socialisti. In questo modo hanno ridotto l’Europa periferia dell’impero, con perdita di potere di acquisto per la gente e di competitività per le imprese. La consapevolezza sta aumentando, anche sui territori: inutile parlare di autonomia se poi si mette di traverso Bruxelles con scelte ottuse e incomprensibili. La direzione indicata dalla Lega è l’unica a difesa di territori e comunità, per cambiare un’Europa che non funziona e che con le sue politiche penalizza aziende, lavoratori e famiglie”.
La prossima settimana, il 5 e il 6 aprile, si terrà a Firenze il congresso federale della Lega. A Padova Salvini ha detto che deve ancora decidere se porre ancora la sua candidatura alla segreteria, ma la cosa pare scontata.