Salvini punta al Viminale. La richiesta alla Meloni è stata fatta al congresso della Lega. Con garbo, ma è stata fatta. E che Salvini ci tenga a fare il ministro degli Interni è cosa nota. A lui, più che il ponte sullo stretto di Messina, interessa il problema immigrazione. E poi al Viminale c’è già stato altre 2 volte. E …non c’è 2 senza 3. 

E’ solo un’ipotesi pero ora. Ma neanche tanto improbabile.

Piantedosi in quel ruolo non è che abbia brillato. Un bravo funzionario, ma privo di quell’iniziativa politica necessaria per gestire un momento così complicato per la sicurezza degli italiani. Che in ogni caso si sentono meno sicuri di una volta. E allora al governo non basta il pacchetto sicurezza, deve dare anche un segnale su un tema tanto sentito. E il cambio al vertice del Ministero degli Interni potrebbe anche essere una soluzione. 

E’ anche su questo che punta Salvini per rilanciare la Lega, oltre al coinvolgimento diretto del generale Vannacci con la sua entrata ufficiale nel partito che ne rafforza la linea ‘di destra’. 

Salvini al Viminale. Ipotesi che toccherebbe  il Veneto

Salvini agli Interni. Piantedosi in Campania e in Veneto…

Ma Salvini al Ministero degli Interni potrebbe avere delle conseguenze anche dalle nostre parti. Forza Italia ha già fatto sapere di essere contraria. E nel caso di una trattativa all’interno della coalizione, potrebbe anche accadere che la Meloni la contropartita al via libera di Taiani la possa trovare sul piano regionale. Le elezioni sono alle porte e i rumors parlano anche di una candidatura di Piantedosi in Campania al posto di De Luca. E allora la compensazione necessaria potrebbe essere in Veneto, cedendo a Forza Italia la candidatura alla presidenza della regione. A quel punto i leghisti veneti, una volta ottenuto Ministero degli Interni, dovrebbero fare buon viso a cattivo gioco e cesserebbero le schermaglie con gli azzurri. E Fratelli d’Italia? Non c’è problema. Quello che decide Giorgia va sempre bene.